Degrado

Cusago: “Degrado nella zona industriale”

Attrarre poli produttivi vuol dire attrarre occupazione e commercio all’interno del paese

Cusago: “Degrado nella zona industriale”
Pubblicato:

La zona industriale di Cusago, biglietto da visita per attrarre attività produttive, è in uno stato di degrado. E’ quello che si evince dalla parole di Gianmarco Reina, capogruppo di minoranza di Siamo Cusago.

In uno  stato pietoso

«La zona industriale si trova in uno stato di abbandono – precisa Reina – I marciapiedi sono abbandonati , senza manutenzione con erbacce che crescono e non vengono tagliate; ma soprattutto nei pressi delle uscite delle varie aziende i passi carrai sono in uno stato pietoso».

Una sintesi che lascia poco all’immaginazione, anche perché dovrebbe essere il biglietto da visita per attirare le aziende in paese.

«La zona industriale potrebbe interessare a pochi, ma ad un amministratore attento - prosegue Reina – Sa che porta denaro. Il bilancio del Comune di Cusago per il 30 per cento è sorretto dal gettito Imu delle aziende presenti».

Disincentiva le aziende

L’analisi del consigliere di minoranza, oltre a criticare l’azione dell’attuale Amministrazione solleva una preoccupazione:

«Questo stato di degrado non invoglia sicuramente le aziende a insediarsi nel nostro territorio, anzi ha un effetto contrario, ma le fa riflettere».

Anche i cancelli installati dall’Amministrazione per limitare l’insediamento di accampamenti rom, secondo Reina sono un fallimento come iniziativa ed economicamente.

«Sono sempre aperti, il consorzio che doveva gestire il progetto è chiuso, quindi siamo di fronte ad un perdita di soldi e tempo. Per ovviare a questo è stato creata un’area per i parcheggi di mezzi pesanti – conclude Reina – sortendo l’effetto di spostare nelle vie parallele lo stanziamento dei nomadi».

 

Concludendo, secondo Reina, trascurare la zona industriale:

«E’ esattamente quello ch non dovrebbe fare un’Amministrazione attenta e lungimirante. Attrarre poli produttivi vuol dire attrarre occupazione e commercio all’interno del paese».

Seguici sui nostri canali