il grande risultato

Valeria Romanò fra i finalisti del Belcolade award

Il talento della giovane pasticciera – unica donna tra i finalisti di questa edizione - ha colpito la giuria di professionisti del settore

Valeria Romanò fra i finalisti del Belcolade award
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C’è anche la trentenne milanese Valeria Romanò tra i sei finalisti che venerdì 17 novembre potrebbe aggiudicarsi il titolo di “Miglior giovane cioccolatiere d’Italia” al Belcolade award.

La milanese Romanò fra i finalisti al Belcolade award

Attualmente in forza a un ristorante di Legnano, Romanò si è presentata alle semifinali del Belcolade Award 2023 con una monoporzione al bergamotto e ganache alla nocciola. Il talento della giovane pasticciera – unica donna tra i finalisti di questa edizione - ha colpito la giuria di professionisti del settore presieduta da Davide Malizia, già campione del mondo di pasticceria, che ha svelato quali saranno le prove finali da superare in occasione di un incontro a Parma nel quartier generale di Puratos Italia che fa parte dell’omonima multinazionale belga, leader nell’offerta di una gamma completa di ingredienti, soluzioni e servizi innovativi per l’industria della panificazione, pasticceria e cioccolato, che viene proposto ai professionisti del settore con il brand Belcolade.

La carriera di Romanò

Valeria Romanò ha studiato scuola alberghiera concludendo con un diploma in pasticceria e arte bianca. Poi le prime esperienze all’estero: a Londra presso i magazzini Harrods e nei ristoranti Heston Blumenthal. Si è laureata in pasticceria e management presso l’École Ducasse di Yssingeaux, vicino a Lione. Tornata in patria ha deciso di frequentare un corso alla scuola Identità Golose di Milano e di lavorare per ristoranti stellati. Attualmente è tecnico pasticciere per alcune aziende all’estero e in Italia. Oltre a Valeria si contendono il gradino più alto del campionato altri cinque giovani intraprendenti dai 18 ai 30 anni, provenienti da tutt’Italia, accumunati dalla grande attrazione per l’utilizzo nei laboratori di pasticceria di un ingrediente: il cioccolato, prodotto sempre più amato anche dagli italiani che in media ne consumano 4 chilogrammi l’anno a testa.

«I sei giovani che hanno superato la semifinale sono tutti molto concentrati e particolarmente preparati», spiega Davide Malizia che li ha accompagnati durante il percorso di avvicinamento alla prova finale. Una prova che, a detta del Maestro pasticcere, sarà «molto tecnica e molto bella e che riserverà sorprendenti effetti speciali». Gli sfidanti dovranno realizzare tre monoporzioni: una pralina a basso contenuto di zucchero; uno snack senza glutine; una pièce in cioccolato secondo le tecniche e l’estro artistico di ognuno. Unico vincolo alla fantasia l’utilizzo di Belcolade Selection e Origins e dei pralinati Patis France. «I concorrenti - prosegue Malizia - dovranno studiare tanto e fare ricerca per riuscire a stupire la giuria internazionale. Un’attenzione particolare dovrà essere prestata alla sostenibilità in tutte le fasi della preparazione e della presentazione dei prodotti».

La prova finale a Milano

Ora non resta che attendere la prova finale del 17 novembre a Milano dove i giovani pasticceri cercheranno di conquistare i voti dei componenti di una giuria internazionale di cui fa parte anche il Meilleur Ouvrier de France Thierry Bamas. In quell’occasione si conoscerà il nome del primo classificato del Belcolade Award 2023 che avrà la possibilità di partecipare al Cocoa Trip, un
viaggio in un Paese di origine del cioccolato Belcolade per vedere anche le positive ricadute sugli agricoltori coinvolti nel progetto «Cacao Trace»: un programma per l’approvvigionamento sostenibile del cacao incentrato sulla produzione di un cioccolato dal gusto migliore e in grado di creare al contempo valore economico e sociale per tutti, dai contadini nei Paesi d’origine al consumatore finale.

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