I quattro medici di base di Pregnana
Partecipata cerimonia sabato mattina in via Marconi
Decine di pregnanesi hanno partecipato sabato mattina al taglio del nastro dei nuovi ambulatori realizzati in via Marconi a Pregnana e all'accoglienza dei dottori che, da oggi, ci lavorano.
Nuovi ambulatori
All’inaugurazione presenti i quattro medici di base di Pregnana. Un numero di dottori che in paese non si vedeva da anni, o almeno dal 2019, quando erano in cinque nella sola Pregnana del servizio sanitario nazionale.
A tagliare il nastro davanti ai cittadini, al fianco dei quattro medici di base che troveranno casa nei nuovi ambulatori, il sindaco Angelo Bosani, che ha rivendicato con soddisfazione la scelta dell’amministrazione comunale di fornire gli spazi ai dottori e rimborsando loro i lavori effettuati per allestire i quattro ambulatori.
Medici di base
Come Bosani ha rimarcato, però, il ringraziamento più grande va ai quattro dottori e in particolare alle due nuove dottoresse che hanno rinunciato alla carriera ospedaliera per svolgere il servizio di medicina di base, e di farlo a Pregnana.
Le dottoresse Silvia Basilicò e Lorenza Brivio subito dopo il taglio del nastro sono state «bloccate» da donne e uomini pregnanesi, in particolare anziani, che negli ultimi mesi o anni si sono trovati (spesso di sorpresa, da un giorno all’altro) senza più un dottore di riferimento nel proprio paese; un segnale evidente di quanto l’arrivo dei due medici fosse atteso con ansia da una buona fetta di popolazione. Una calorosa accoglienza che sono invece riusciti a «evitare» i due dottori che a Pregnana hanno continuato a lavorare in questi anni: Il dottor Lanfranco Palvarini e la dottoressa Elena Diletti.
«Mi hanno stupito il calore e l’entusiasmo con i quali le oltre cento persone presenti all’inaugurazione del nuovo ambulatori. Il maggiore ringraziamento va ai dottori per aver scelto di lavorare o continuare a lavorare per questa comunità, perché se è vero che Pregnana avrà due nuovi medici di base, quattro in tutto, è altrettanto vero che altre decine, centinaia di Comuni della Lombardia non avranno la fortuna di vedere il loro bisogno soddisfatto: solo le scelte personali di questi quattro professionisti e l’opportunità offerta loro dal Comune ci consentono ora di rispondere alle esigenze dei nostri cittadini, per questo dobbiamo essere grati a questi medici e soddisfatti per quanto ha fatto l’Amministrazione Comunale».