E’ stato piantato lunedì mattina nel giardino della scuola elementare Manzoni di Venegono Inferiore il caco figlio della pianta sopravvissuta alla bomba atomica sganciata su Nagasaki. Un messaggio di pace:”Basta Guerre”.
Basta guerre, dall’orrore dell’atomica alla speranza per un futuro di pace
Sulle note di “Imagine” di John Lennon, è stato piantato lunedì mattina l’albero della pace. Un caco simbolo della pace, “figlio” di seconda generazione dell’unico albero sopravvissuto al bombardamento atomico di Nagasaki. L’iniziativa del “Kaki Tree Project” è stato portato a Venegono Inferiore dal gruppo Alpini, che ha coinvolto oltre agli alunni dell’elementare quelli della media Fermi e l’Amministrazione Comunale. Presente lunedì anche la delegata del consolato giapponese a Milano, Kyoko Higuma. Nelle scorse settimane, le insegnanti si sono occupate di spiegare a bambini e ragazzi l’importanza di quell’albero, e la storia della sua origine. E gli alunni hanno preparati canti, poesie e pensieri protagonisti della cerimonia e inseriti poi in una scatola della memoria che sarà riaperta fra 10 anni.
Piantato un seme di pace
Non solo il caco di Nagasaki, lunedì è stato piantato un seme di pace. Non nella terra ma, come ha ricordato il sindaco Mattia Premazzi, “nei cuori dei bambini e dei ragazzi della nostra scuola”. “Come facevano i nostri nonni, dobbiamo preservare e difendere questo seme – ha continuato – Seme che contiene i valori di pace e speranza per il futuro. Se lo farete crescere in voi, avremo una civiltà migliore, senza gli orrori del passato”. “Sono passati più di 70 anni da quel terribile giorno – ha ricordato Higuma – Da quando gli americani, a guerra ormai vinta, decisero di sganciare due atomiche sul Giappone. Due nuove armi che volevano sperimentare. A Nagasaki morì subito il 90% della popolazione, nei mesi successivi la metà di quanti rimasti. Ricordiamolo e ricordatelo, e fra 10 anni ritrovatevi qui, ricordando questa manifestazione con spirito di pace”.