Erano a capo di un'organizzazione dedita allo spaccio, arrestati un 22enne e un 28enne
La regia era affidata a uno dei due arrestati che, seguendo protocolli operativi ben collaudati, cambiava con cadenza mensile le autovetture con le quali conduceva gli affari di droga.

Esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere per droga emessa nei confronti di due giovani albanesi di 22 e 28 anni.
In carcere due giovani albanesi
Erano a capo di una compagine criminale ben organizzata, ma ora sono stati arrestati e trasferiti in carcere. Nella giornata di mercoledì 13 settembre, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Legnano hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di due individui di origini albanesi, ma residenti in Italia, di 22 e 28 anni, indagati per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente, in concorso tra loro.
Portata a termine dai Carabinieri di Legnano un'intensa attività di indagine
Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Busto Arsizio su richiesta di quella Procura della Repubblica, scaturisce a seguito di attività investigativa condotta dai militari della Sezione Operativa della Compagnia, eseguita attraverso intercettazioni, pedinamenti e audizioni di persone informate sui fatti, nonché sequestri di stupefacente, che ha permesso di identificare i due indagati quali presunti autori di numerose cessioni di dosi di cocaina e hashish.
I fatti delittuosi si verificano tra il 2022 e il 2023 nei territori del comune di Legnano e dei comuni limitrofi e hanno portato al sequestro da parte dei carabinieri di oltre 200 dosi.
A capo di una compagine criminale ben organizzata
Dalle attività di indagine è risultata esistere una compagine criminale ben organizzata, la cui regia era affidata ad uno dei due arrestati che, seguendo protocolli operativi ben collaudati, cambiava con cadenza mensile le autovetture con le quali conduceva gli affari di droga, organizzando incontri quotidiani con gli acquirenti, al dettaglio. Inoltre, godendo di ricche e sicure fonti di approvvigionamento, era in grado di distribuire notevoli quantità di sostanza in un breve arco di tempo. Alle dirette dipendenze del capo vi era il secondo individuo, che provvedeva allo smercio per conto di questi a cui consegnava il denaro riscosso con le cessioni. I due arrestati sono stati poi condotti nel carcere di Busto Arsizio.