Quattro casi di West Nile al Fornaroli, muore un anziano
Il punto e i consigli del dottor Antonino Mazzone, direttore del Dipartimento di Area Medica dell'Asst Ovest Milanese
Quattro casi di West Nile all’ospedale di Magenta di cui un morto. Questa la situazione illustrata dal direttore del Dipartimento di Area Medica Asst Ovest Milanese Antonino Mazzone.
Quattro casi di West Nile al Fornaroli, muore un anziano
Il medico ha fatto il punto della situazione parlando dei casi registrati al Fornaroli nel corso delle passate settimane. Una situazione delicata, viste anche le parole in settimana dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso in occasione di un punto sulla situazione Covid.
«Quello che preoccupa sono le altre situazioni virologiche che sono state riscontrate in Lombardia nel corso soprattutto di agosto, patologie virali tipo la Dengue o la West Nile trasmessi con due diversi tipi di zanzare», ha sottolineato l’esponente della Giunta regionale.
Una situazione certo da tenere sotto controllo, ma sulla quale il dottor Mazzone ha voluto comunque tranquillizzare.
«Quello del West Nile è un virus che non può essere trasmesso da uomo a uomo - spiega - Ma viene trasmesso da uccelli e zanzare. Quella degli uccelli però non è il caso che preoccupa in Italia, perchè da noi il virus viene portato dalle zanzare. La malattia in soggetti sani spesso non si verifica nemmeno, dal momento che c’è un alto livello di asintomatici, oppure si traduce in sintomi influenzali come febbre, mal di testa, nausea, vomito. Nei casi invece di persone anziane, gravemente debilitate o immunodepresse la questione è diversa. Qui la malattia può essere più grave ma parliamo comunque di 1 caso su 150 con febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi ancora più gravi (circa 1 su 1.500) il virus può causare un’encefalite letale».
Come difendersi
Il primario ha spiegato che proprio uno dei pazienti ricoverati, poi morto, ha presentato purtroppo il caso di encefalite.
«Parliamo di una persona anziana sopra gli 80 anni che è arrivata in ospedale presentando un’encefalite ed è purtroppo venuta a mancare, dalle analisi effettuate a Pavia è stato rilevato il virus West Nile - prosegue Mazzone - Le altre tre persone a quanto mi risulta sono invece state poi dimesse. Quello che bisogna fare per prevenire questo virus è semplice, adottare tutte le misure contro le zanzare, evitare le punture utilizzando repellenti, installare le zanzariere a casa. Poi la palla dovrebbe passare ai Comuni che dovrebbero effettuare interventi di disinfestazione straordinaria per eliminare così le zanzare portatrici del virus».
Proprio in questi giorni ad esempio il Comune di Corbetta ha annunciato che verrà fatta una disinfestazione straordinaria a tappeto in tutte le zone della città per contrastare i casi crescenti in Lombardia di Dengue e West Nile. Cascata invece a pennello la disinfestazione prevista dal Comune di Magenta nella notte tra venerdì 15 e sabato 16 che è stata effettuata nei parchi, aree verdi, caditoie, tombini e strade della città.