Il volto

Il bareggese Emilio Cozzi al Festival di Venezia

Emilio Cozzi, giornalista, autore e divulgatore scientifico, è uno dei volti del docufilm "Materia Viva", che spiega l'importanza del riciclo dei Raee.

Il bareggese Emilio Cozzi al Festival di Venezia
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C’è anche un po’ di Bareggio a Venezia80, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che si sta svolgendo in queste settimane e che termina sabato 9 settembre 2023.

Un bareggese a Venezia: chi è Emilio Cozzi

In laguna è approdato "Materia Viva", docufilm prodotto da Libero Produzioni con Erion Weee, il consorzio del Sistema Erion dedicato alla gestione dei Raee, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, di cui uno dei volti è quello del bareggese Emilio Cozzi, che oggi abita a Corbetta.

Giornalista, autore e divulgatore scientifico, ha passato i primi suoi 20 anni di vita, quelli che definisce fondamentali per la propria formazione, proprio in paese, prima di cominciare a viaggiare per il mondo seguendo le sue passioni, tra cui lo spazio, l’innovazione tecnologica e i la cultura videoludica. E sono proprio questi argomenti che riesce a raccontare in radio, in tv, sulle pagine di giornali, riviste e libri, sul web. Scrive infatti per Wired Italia, L’Espresso, Italian Tech, Il Sole 24 Ore, per l’Ispi (l’Istituto per gli studi di politica internazionale); dal 2019 dirige la sezione space economy di Forbes Italia. È autore e conduttore di Forbes Space Economy, programma settimanale trasmesso da Sky 511 e Tivùsat 61. Lo spazio è un punto focale del suo lavoro; infatti è anche responsabile dei contenuti di AstroPaolo, la nuova avventura imprenditoriale dell’ex astronauta Esa Paolo Nespoli. Inoltre, nel 2022 ha pubblicato la prima stagione del podcast "AstroWired", dedicato alla relazione fra spazio e fantascienza. Un podcast considerato da Amazon Music come "rivelazione dell’anno". Proprio giovedì 7 settembre è andata in onda la prima puntata della seconda stagione di "AstroWired" dedicata all’astronauta italiano Luca Parmitano e a cui Cozzi collega uno dei film di Christopher Nolan: "Interstellar".

"Materia Viva"

E proprio lo spazio e la tecnologia, che tanto appassiona Cozzi, sono effettivamente collegati al tema del docufilm scritto da Andrea Frassoni e Marco Falorni con alla regia anche Stefania Vialetto, "Materia Viva", che spiega appunto l’importanza del riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettroniche: un argomento su cui siamo ancora poco consapevoli. Appare così evidente il motivo per cui il bareggese è tra i volti dell’importante lavoro. Al suo fianco figure del calibro di Susan Sarandon, Federica Pellegrini, Alessandro Del Piero, Irene Grandi, Marcello Ascani, Tamara Donà, Luca Perri e Carlo Conti.

"Sono stato invitato da Libero Produzioni ed Erion Weee, che ringrazio, a partecipare a questo importante docufilm - ha spiegato Cozzi - In effetti il mio lavoro legato allo spazio e ai videogiochi si collega benissimo a questa tematica. Fondamentale è infatti capire e sapere come smaltire i Raee. Ricordiamoci che lo spazio, in qualche modo, anticipa quello che accade sulla Terra e la sostenibilità è il nostro futuro. Per questo sono davvero orgoglioso di essere uno dei volti di questo importante docufilm, che punta a sensibilizzare il pubblico sulla sostenibilità ambientale".

Il riconoscimento

Emilio Cozzi è quindi giunto a Venezia proprio per la presentazione della pellicola, che è avvenuta giovedì 7 settembre all’evento che si è tenuto nella Sala Laguna dell’Isola di Edipo, nell’ambito di Casa Giffoni Hub. Ma non è finita qui, perché "Materia Viva" ha ricevuto venerdì 8 settembre, sempre nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, un riconoscimento. Infatti Green Cross Italia assegnerà al docufilm un’edizione speciale del Green Drop Award per la centralità degli argomenti affrontati e per l’obiettivo di sensibilizzazione dei cittadini e i più giovani sulla sostenibilità.

Una vera soddisfazione per Cozzi che così si trova all’80esima edizione del Festival di Venezia da protagonista.

"Negli anni passati ho fatto anche il critico cinematografico ed ero venuto a Venezia da spettatore... sono passati anni; adesso tornarci tra i volti coinvolti è emozionante - ha rivelato - Sono molto orgoglioso. Auguro a tutti di riuscire a provare anche a 50 anni un’emozione così, derivante da una nuova esperienza: è galvanizzante".

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