LA POLEMICA

Il conto salato dell'oratorio agita i genitori

Sessanta euro a settimana. Troppi secondo alcune famiglie parabiaghesi. Ma don Ronel Scotton non si sottrae alle polemiche e replica: "Costi lievitati e garanzia di qualità"

Il conto salato dell'oratorio agita i genitori
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Sessanta euro a settimana per prendere parte all'oratorio feriale di Parabiago. Questo l'oggetto della discussione tra alcuni cittadini della  frazione di Ravello e la Comunità Sant’Ambrogio e che ha alimentato il dibattito questa settimana.

"Costi troppo alti per un oratorio", la denuncia dei genitori

«I costi per l’oratorio feriale sono lievitati di ben 10 euro, e il servizio comprende un solo pasto. Quello erogato dall’oratorio dovrebbe fornire un servizio alla portata di tutti, ma purtroppo così non è», queste le osservazioni avanzate da alcuni genitori parabiaghesi.

Pronta la replica di don Ronel Scotton

Critiche, queste, che erano già state mosse in passato e di fronte alle quali non si è fatta attendere la replica fornita direttamente da don Ronel Scotton:

«Ogni comparto quest’anno ha fatto registrare aumenti. Pure l’oratorio, nel suo piccolo, ha dovuto ritoccare le tariffe.  I rincari, nella fattispecie, sono causati dalla necessità da parte nostra di continuare a offrire un servizio dignitoso. Servizio che oggi comprende compensi  a due educatori e un cuoco, figure che lavorano per i nostri ragazzi mettendo in campo tutte le loro competenze».

"Aumento dei prezzi interessa anche una realtà come la nostra"

Il sacerdote estende poi il suo ragionamento: «L’aumento dei prezzi è generalizzato e tocca i settori più variegati. Anche il semplice costo della pasta è aumentato». Una realtà come quella oratoriana, ha detto, «non va inquadrata come a sé stante, le spese ci sono e gli impegni con personale e fornitori devono essere rispettati». Guardando alle esperienze fornite in  altre realtà limitrofe, ha continuato don Ronel, «ci sono società che fanno pagare fino a 90 euro a settimana. La nostra offerta è decisamente più bassa e, tengo a ribadirlo, ogni anno insieme ai preti della diaconia ci sediamo al tavolo per individuare le scelte migliori e che tengano conto di vari fattori».

Le prospettive future

Quanto all’anno prossimo, ha aggiunto lo stesso, «rimetteremo tutto in discussione, anche se dipenderà da come andranno le cose nel quadro macro economico».  Un impegno, quello che vede coinvolta la parrocchia, che coincide comunque col «mantenere un'attenzione ai più deboli. Un’attività che rientra nello spirito dell’oratorio stesso e che stiamo continuando a portare avanti nonostante le difficoltà».
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