la maxi inchiesta

Inchiesta della Finanza: sequestro preventivo di 48milioni di euro per Esselunga

Sono in corso, inoltre, diverse perquisizioni nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte nelle province di Milano, Novara e Bergamo

Inchiesta della Finanza: sequestro preventivo di 48milioni di euro per Esselunga
Pubblicato:
Aggiornato:

Maxi sequestro preventivo per 48milioni di euro nei confronti del marchio della grande distribuzione Esselunga al centro di una indagine condotta dalla Comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano.

Maxi sequestro per 48milioni di euro per Esselunga

Oggi, 22 giugno 2023, i finanzieri del Comando Provinciale di Milano stanno dando esecuzione a un decreto di sequestro preventivo d’urgenza emesso dalla Procura della Repubblica di Milano, nei confronti di una società leader nel settore della grande distribuzione organizzata, Esselunga, per l’importo complessivo di 47.765.684,45 euro.

Le indagini, eseguite dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano con la collaborazione del Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle Entrate, hanno ad oggetto il fenomeno della somministrazione illecita di manodopera. Sarebbe  stata disvelata una complessa frode fiscale caratterizzata dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale del meccanismo illecito, di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti e dalla stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che avrebbe portato all’emissione e al conseguente utilizzo di fatture inesistenti per un ammontare complessivo di oltre 221 milioni di euro, più I.V.A. superiore a 47 milioni di euro.

Rapporti di lavoro schermati con società filtro

In particolare, ricostruendo la “filiera della manodopera”, sarebbe stato rilevato che i rapporti di lavoro con la società committente sarebbero stati in taluni casi “schermati” da società “filtro” che a loro volta si sarebbero avvalse di diverse società cooperative (società “serbatoio”), mentre in altri sarebbero stati intrattenuti direttamente con quest’ultime che avrebbero sistematicamente omesso il versamento dell’I.V.A. e, nella maggior parte dei casi, degli oneri di natura previdenziale e assistenziale.

Sono in corso, inoltre, diverse perquisizioni nei confronti delle persone fisiche e giuridiche coinvolte nelle province di Milano, Novara e Bergamo e si sta procedendo alla notifica delle informazioni di garanzia, oltre che per le responsabilità personali in ordine ai reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dai dirigenti della società.

Il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

La posizione dell'azienda

“L’azienda si è immediatamente attivata per offrire la più ampia collaborazione alle autorità giudiziarie e pieno supporto per lo svolgimento delle attività - si legge in una nota diramata in questi istanti -  Attendiamo con fiducia le verifiche e gli approfondimenti, nella consapevolezza di aver operato sempre nel rispetto della legalità”.

Seguici sui nostri canali