Parco Castello: in partenza la riqualificazione del patrimonio arboreo
Oltre agli abbattimenti, la squadra provvederà alla manutenzione di quegli alberi che presentano le chiome parzialmente disseccate
Prenderà il via domani mattina, 22 giugno 2023, l’intervento di riqualificazione arborea del Parco Castello di Legnano, preannunciato nell’aprile scorso e rispondente alle indicazioni contenute nel progetto redatto da AMGA Legnano S.p.A.
In partenza i lavori al Parco Castello
Circa cento alberi del Parco (abeti e pini bianchi, per lo più), presentano uno stato di completo disseccamento e dovranno, pertanto, essere rimossi: è prevista, ovviamente, un’attività di compensazione, che sarà effettuata nel prossimo autunno (periodo favorevole per la messa a dimora), con nuovi esemplari dell’altezza di circa 4 metri e circonferenza di 18-20 cm.
Come indicato dalle transenne e dalla cartellonistica già posizionata in loco, domani i giardinieri si concentreranno sugli abeti accolti nell’area ubicata immediatamente sulla destra, dopo il cancello dell’ingresso dal sottopasso (nella foto qui sotto). I lavori proseguiranno sul lato strada, per spostarsi successivamente verso l’interno.
Per tutto il periodo di attività dei giardinieri il parco non chiuderà al pubblico. Continuerà, infatti, ad essere fruibile in tutta sicurezza, considerando che le zone adibite a cantiere saranno opportunamente transennate e rese ben riconoscibili dall’apposita cartellonistica. E’ fondamentale che tutti i frequentatori si attengano rigorosamente alle prescrizioni.
Potature delle altre piante
Oltre agli abbattimenti, la squadra provvederà alla manutenzione di quegli alberi che presentano le chiome parzialmente disseccate e che risultano diffusamente presenti nel bosco di conifere e di latifoglie ubicato nella zona sud-ovest.
Al fine di arrecare il minor disturbo possibile alla fauna del parco, durante le operazioni di taglio e pulizia sarà posta grande attenzione per ridurre le emissioni acustiche e le vibrazioni.
La rimozione delle piante morte e la messa a dimora di quelle nuove (delle specie rovere, farnia, ontano nero, carpino bianco, frassino maggiore e tiglio, ma anche piante da frutto, quali meli e ciliegi selvatici), contribuiranno non solo a riqualificare e risanare il polmone verde legnanese, ma produrranno anche un vantaggio a livello ambientale, in termini di fissazione della C02, di produzione di ossigeno e di captazione delle polveri sottili: i cento nuovi alberi avranno, infatti, il potere di assimilare circa 10 tonnellate annue di anidride carbonica e di captare ogni anno ben una tonnellata di poveri sottili.
Per le zone di nuova piantagione, il progetto prevede di realizzare un impianto d’irrigazione autonomo, rispetto alla rete idrica comunale, che utilizzerà acqua non potabile di prima falda, con l’intento di rendere il parco autosufficiente sotto il profilo idrico.