Ancora furti a scuola, colpita Seguro
Ancora un colpo negli istituti scolastici: porta forzata e computer spariti
Dopo Rho, Cornaredo, Pregnana, tocca a Seguro a Settimo Milanese.
Ladri a scuola
I ladri, chissà se gli stessi, che da settimane razziano le scuole del territorio sono tornati a colpire nella serata di giovedì scorso a Settimo Milanese, e precisamente alla scuola di Seguro.
Approfittando del buio, ignoti sono entrati nell’edificio scolastico della frazione e hanno rubato tutti i pc portatili che sono riusciti ad arraffare.
Pc spariti
I ladri sono riusciti a entrare forzando una porta della scuola materna. Entrati nell’edificio, hanno prima cercato il materiale lì presente e hanno trovato un portatile.
Da lì si sono spostati, forzando un’altra porta, e hanno raggiunto i locali che ospitano la scuola primaria.
Qui il bottino è stato ben più importante: i malviventi hanno girato aula per aula, e hanno arraffato una quindicina di pc. Non solo.
Macchinette spaccate
Per completare l’opera, sono state anche distrutte le due macchinette automatiche presenti nell’istituto, aperte nel tentativo di arraffare le monete presenti.
Un bel danno per la scuola e soprattutto per gli alunni e gli insegnanti. In questi giorni sono stati recuperati alcuni pc da condividere fra le classi per permettere la prosecuzione di determinate attività didattiche.
Come detto, questo è solo l’ultimo di una lunga serie di furti che negli ultimi mesi stanno interessando le scuole del territorio. Non risultano al momento arresti da parte delle forze dell’ordine. Le scuole colpite sono state diverse. Certamente i ladri hanno colpito duramente la scuola media Curiel di Cornaredo, portando via ben 41 computer.
Con la stessa rapidità hanno agito anche a Pregnana Milanese, sempre nella scuola media, questa volta portando via 15 computer. Altri furti sono stati registrati in diverse scuole rhodensi. E ora tocca anche al plesso di Seguro.
I ladri hanno sempre agito di notte e sostanzialmente indisturbati, portandosi via materiale con un valore che, ad esempio a Cornaredo, supera i 15mila euro, probabilmente da rivendere nel mercato nero.