Grande partecipazione al corteo del 25 aprile a Vittuone
La manifestazione è iniziata con il tradizionale corteo partito da piazza Italia, che ha raggiunto il parco della Resistenza
Grande partecipazione al corte del 25 aprile che si è svolto a Vittuone alla presenza del sindaco e delle istituzioni del paese.
Grande partecipazione al corte del 25 aprile a Vittuone
“La Libertà non è mai acquisita una volta per sempre e, per essa, occorre sapersi e volersi impegnare senza riserve, sempre!”. Così ha concluso il suo discorso e, insieme, la celebrazione del 25 Aprile a Vittuone il Sindaco Laura Bonfadini. Che non ha nascosto le sue preoccupazioni per certi tentativi di “revisionismo storico”. “Gli anni del secolo scorso, ha detto, sono la storia del nostro Paese, non vogliamo che qualche politico tenti e riprovi a deformarla, a cercare di riscriverla, a dare interpretazioni che distorcono i fatti”.
“Oggi si danno per scontati tutti i diritti, forse dimenticando quanto ci è costato ottenerli e, a volte, dimenticando chi lascia il proprio paese per ricercarli in altri, per inseguire una vita migliore per sé e per i propri cari”, ha detto ancora Laura Bonfadini.
I diritti sottolineati dal sindaco
Il sindaco ha sottolineato che bisogna tornare a rivendicare il diritto alla cura della salute, oggi più che mai in pericolo; richiedere il lavoro per tutti, assicurare un futuro ai giovani; invocare e rispettare le normative di sicurezza sul lavoro… investire sulla formazione e sicurezza dei lavoratori, effettuare i controlli; approvare lo Ius Scholae, perché chi ha frequentato le nostre scuole è cittadino di questo Stato; rivendicare l’uguaglianza per tutti i bambini, indipendentemente dalla modalità del loro concepimento; avere la cultura del rispetto, dell’amore. Basta con la violenza sulle donne”.
Perché, ha sottolineato il Sindaco, i significati del 25 Aprile oggi sono molti, “ma prioritariamente occorre ricercarli nella difesa dei nostri valori, della nostra democrazia e delle nostre libertà, nel rispetto per l’altro”.
Ricordati gli atti vandalici
Ma se l’impegno in questa direzione è forte e condiviso dai tanti cittadini e dalle associazioni che anche a Vittuone sono scesi in piazza a festeggiare il 25 Aprile, le preoccupazioni non mancano, anche a livello locale: il Sindaco Bonfadini ha infatti ricordato due brutti episodi recentissimi, vale a dire gli atti di vandalismo contro il monumento alla Resistenza, lo scorso marzo, e contro la stele “Alberi della Memoria”, in particolare contro la targhetta che ricorda Ferruccio Pozzi, primo Sindaco di Vittuone del dopoguerra, ucciso da un commando fascista nel giugno del 1945.
I danni alla stele sono stati riparati da Franco Vaia ed Ermanno Morelli, che il Sindaco ha voluto ringraziare personalmente per essere ancora una volta prontamente intervenuti a titolo di volontariato.
Le preoccupazioni per l'attacco all'Anpi
Preoccupazione per la situazione esistente e per certi episodi è stata manifestata anche da Lorenzo Infante, intervenuto in rappresentanza dell’ANPI provinciale, introdotto da Vincenzo Capuozzo, presidente dell’ANPI Sedriano-Vittuone. Segnalando come nella notte tra il 24 e il 25 uno striscione con una scritta offensiva contro il 25 Aprile sia stato appeso davanti alla sede dell’ANPI di Legnano, Infante ha detto che, sostando davanti alla targa in ricordo del partigiano vittuonese Pietro Frontini, si è posto le domande “a che cosa è servito il sacrificio di tanti durante la Resistenza e che cosa siamo stati capaci di fare per far vivere i valori della Resistenza”, che rappresentano quasi tutti gli italiani.
Ma la vittoria della Resistenza e la Costituzione hanno garantito decenni di democrazia, libertà e pace, ha detto ancora Infante, che ha ricordato la frase di Sandro Pertini “il fascismo non è un’idea, è un crimine”, che riprendeva peraltro quanto ancora prima aveva detto Giacomo Matteotti. E ha sottolineato anche quanto dichiarato dal Presidente Sergio Mattarella in visita ad Auschwitz-Birkenau, quando ha ricordato le colpe del nazismo che, con la complicità dei regimi fascisti europei che consegnarono propri concittadini ai carnefici, “si macchiò di un crimine atroce contro l’umanità - ha detto -. Un crimine che non può conoscere né oblio né perdono”.
I discorsi di Laura Bonfadini e Lorenzo Infante hanno concluso, nella tarda mattinata, la celebrazione del 25 Aprile alla quale, come detto, hanno partecipato molti vittuonesi, cittadini ed associazioni, ad iniziare dall’ANPI e dal Corpo Musicale “Giuseppe Verdi”, che ha accompagnato con le sue musiche il corteo, con la presenza dell’Amministrazione comunale, di Protezione Civile, Polizia locale e Carabinieri.
Il corteo per la città
La manifestazione è iniziata con il tradizionale corteo partito da piazza Italia, che ha raggiunto parco della Resistenza per la deposizione della corona di alloro in omaggio ai caduti della Resistenza e della Liberazione e la celebrazione della Messa da parte di don Jean Paul. Poi di nuovo in corteo fino a piazza Italia. Da notare che secondo tradizione il corteo ha percorso anche le vie intitolate a quattro partigiani vittuonesi che hanno perso la vita combattendo nella Resistenza: Elisa Restelli, Pietro Ghidoli, Pietro Frontini, Giampiero Pozzi, e sostato davanti alle targhe che li ricordano, nonché a quelle di altre vittime del fascismo: Antonio Gramsci, Giacomo Matteotti e il già menzionato Ferruccio Pozzi, primo Sindaco di Vittuone del dopoguerra.