«La raccolta di abiti usati non è autorizzata dall'amministrazione comuale»
Il sindaco Carmine Lavanga avverte la popolazione: «Vengono rimessi sul mercato senza rispettare le regole»

«Attenzione a chi suona il campanello delle vostre case, l’amministrazione comunale di Pogliano Milanese non ha autorizzato nessuna raccolta di abiti usati direttamente a domicilio».
L'appello lanciato dal sindaco Carmine Lavanga
Questo l’appello lanciato in queste ore dal primo cittadino poglianese Carmine Lavanga dopo che nei giorni scorsi sono stati distribuiti nelle cassette delle poste del paese avvisi di servizi domiciliari di raccolta abiti usati.
Volantini anonimi nelle case per la raccolta
«I volantini in questione sono spesso anonimi, il fatto che non sia indicato chiaramente chi promuove queste iniziative e a chi vengono destinati gli abiti dismessi dovrebbe insospettire i cittadini che sono, pertanto, invitati a non conferire alcun tipo di materiale e a segnalare alle pubbliche autorità i riferimenti di personale e mezzi impegnati in questo servizio per verificare se la raccolta è autorizzata e per l’adozione degli opportuni provvedimenti" afferma il primo cittadino poglianese.
"Finiscono per essere rivenduti"
Quanto raccolto secondo questi canali finiscono con l’alimentare il traffico di merce che viene poi rivenduta e rimessa sul mercato, senza alcuna tracciabilità e senza il corretto rispetto delle regole. Gli abiti usati possono essere lasciati nei cassonetti gialli presenti in più punti sul territorio comunale.