Week end a Milano: sulle tracce di Napoleone
E se il tema del prossimo viaggio fosse la storia? Partire seguendo le vestigia del passato e le orme dei grandi personaggi. Non sarebbe affascinante? Si potrebbe creare un percorso ispirato ad un uomo che ha lasciato il segno nella storia dell'Europa e soprattutto dell'Italia, Napoleone Bonaparte.
Gli anni trascorsi da Bonaparte in Italia, hanno contribuito alla creazione del suo mito, e hanno lasciato tracce indelebili in tutto il territorio, tracce che è possibile ripercorrere andando a scoprire davvero l'anima di quest'uomo, le sue idee.
Seguendo le orme di Napoleone, è possibile compiere un affascinante viaggio nella storia di Milano, città fondamentale per comprendere quella che era la visione di Napoleone, e quello che era il suo progetto per il Regno d'Italia. I punti di interesse sparsi per la città sono differenti, è dunque opportuno spostarsi in macchina, magari noleggiandone una, comodamente, presso il punto di noleggio auto alla Stazione Centrale di Milano, gestito da Maggiore. Una volta scelta l'auto, ecco che arriva la prima tappa del viaggio: la Pinacoteca di Brera. Si tratta di un luogo assolutamente fondamentale.
Questo museo venne creato dopo l'incoronazione di Bonaparte come Re d'Italia, nel 1805, e ad accogliere i visitatori infatti c'è proprio lui, nelle "vesti" di Marte Pacificatore, un simbolo della sua grandezza ma non solo. Napoleone, infatti, riuscì a cambiare radicalmente il concetto di Museo, rendendo ogni esposizione fruibile per il pubblico e aperta a tutti e soprattutto. Ogni museo, secondo quelle che erano le idee rivoluzionarie di cui egli era portatore, avrebbe avuto lo scopo di informare e permettere alle persone di apprendere. Concetto che adesso sembra quasi banale, ma che invece per l'epoca risultò assolutamente nuovo e innovativo.
Dopo una visita alla Pinacoteca di Brera, la prossima tappa, irrinunciabile, sarà Corso Sempione, dove si trova l'Arco della Pace. Questo particolare monumento, venne creato per celebrare la battaglia di Jena, del 1806, ma fu completato solo nel 1839, e in seguito dedicato alla pace tra le nazioni, all'indomani del Congresso di Vienna, dopo la sconfitta di Bonaparte a Waterloo.
Di nuovo in auto, per raggiungere 2 delle principali porte della città, Porta Ticinese (che era stata inizialmente chiamata Porta Marengo), e Porta Nuova, entrambe parte di un colossale progetto di riorganizzazione urbanistica della città. Perchè attraversando le strade e le piazze, si capisce come Napoleone sia davvero dappertutto. Milano parla di lui, e quello che vediamo oggi è tutto frutto della visione di un uomo che voleva fare di questa città una delle più importanti del mondo.
Ci sarà riuscito? Saltate in macchina e scopritelo.