I giovani studenti a scuola di legalità
È positivo il bilancio del progetto di educazione alla cittadinanza attiva sulla cultura della legalità antimafia
Gli studenti dell'istituto comprensivo De Amicis di Marcallo con Casone sono stati protagonisti di un progetto sulla legalità per comprendere il fenomeno mafioso e conoscere come lo si combatte.
Gli studenti a scuola di legalità
La legalità prima di tutto. È positivo il bilancio del progetto di educazione alla cittadinanza attiva sulla cultura della legalità antimafia che ha coinvolto gli studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Edmondo De Amicis”, in particolare le classi della scuola secondaria di primo grado “Leonardo Da Vinci” di Marcallo con Casone. È quanto hanno rilevato il sindaco Marina Roma e la dirigente scolastica Alessandra Moscatiello.
Il progetto che è stato coordinato dall’insegnante Silvia Quaglia ha permesso agli studenti, da un lato: di conoscere le origini e lo sviluppo della mafia in Italia e nel mondo, le principali organizzazioni criminali e i campi d’azione delle mafie, le principali figure e organizzazioni antimafia; dall’altro: di riflettere sul senso di cittadinanza, di giustizia e rispetto delle regole, norme e leggi e sui comportamenti personali, sociali e civili corretti per la realizzazione di una società migliore in tutti i suoi aspetti.
La visita alla mostra
Gli alunni dell’Istituto De Amicis hanno avuto la possibilità di visitare, accompagnati dai docenti di classe, la mostra allestita nell’Auditorium del plesso di Marcallo dal titolo “1, 10, 100 Agende Rosse… quale democrazia?” che ha coinvolto le volontarie Giovanna Cattaneo e Michela Raffa, membri dell’associazione “Peppino Impastato e Adriana Castelli” di Milano che ha attivamente collaborato al progetto.
«Questo progetto è stato solo un punto di partenza e di certo, anche alla luce dell’interesse mostrato dai ragazzi, sarà ripetuto anche il prossimo anno con un maggiore coinvolgimento di tutti i plessi», afferma la dirigente Moscatiello. Mentre il sindaco Roma aggiunge: «Le mafie si iniziano a combattere dai banchi di scuola e ben vengano progetti di educazione civica come questo che ha coinvolto tutte le classi della scuola “Leonardo Da Vinci” permettendo con il supporto di volontari e autorevoli relatori di approfondire temi molto complessi, di fornire ai ragazzi spunti di riflessione, conoscenze e strumenti utili per diventare costruttori di legalità contro la diffusione della cultura mafiosa».
Le classi della scuola secondaria di primo grado di Marcallo con Casone sono stati i protagonisti indiscussi di questo progetto. Gli alunni delle classi prime, dopo aver affrontato in classe la lettura del libro “La mafia spiegata ai bambini. L’invasione degli scarafaggi” di Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso e aver riflettuto sul tema del legame tra bullismo e atteggiamento mafioso, hanno avuto la possibilità di approfondire le figure di tre importanti personaggi (Paolo Borsellino, Peppino Impastato e Giovanni Falcone) che si sono dedicati alla lotta alle mafie e collegate dal filo conduttore della mancanza di verità.
Gli alunni delle classi seconde, invece, dopo aver discusso sul significato di mafia, aver visionato il film “Vi perdono ma inginocchiatevi” diretto da Claudio Bonivento sugli uomini di scorta di Giovanni Falcone e dopo aver affrontato la lettura in classe di alcune parti della graphic novel “Favola di Palermo” di Silvestro Nicolaci, incentrata sulla figura di Rita Atria e sul suo legame con Paolo Borsellino, hanno partecipato all’incontro sulla mafia locale partendo dall’analisi di alcune parti del documento “Inchiesta Infinito” sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Lombardia, in collaborazione con il giornalista MilanoToday Alessandro Boldrini.
Lo studio della "Terra dei fuochi"
Gli alunni delle classi terze, infine, dopo aver riflettuto sul tema della mafia e aver approfondito la tematica relativa alle attività illecite gestite dalla criminalità organizzata a danno di ambienti ed ecosistemi, con particolare attenzione alle attività della Camorra nella cosiddetta “Terra dei fuochi”, attraverso la lettura di alcuni rapporti di Legambiente e la visione del documentario “La Terra dei fuochi” di La7, hanno partecipato lo scorso 7 marzo all’incontro in Auditorium sull’ecomafia, cui sono intervenuti il giornalista del Corriere della Sera Giampiero Rossi e il magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano Francesco De Tommasi, oltre al sindaco Marina Roma e alla dirigente scolastica Alessandra Moscatiello.
In questa occasione il tema della legalità è stato sviluppato partendo dal fenomeno del bullismo, facendo esempi concreti e sviluppando il concetto di sopraffazione del prossimo con la violenza e alla fine invitando gli studenti a non avere paura, a fare la propria parte per costruire una società migliore.