Caso mensa: il Tar dà ragione al Comune di Vanzago
Il Giudice amministrativo ha ritenuto che il giudizio di non affidabilità e integrità dell'operatore economico, cui è pervenuto il Comune di Vanzago, si fonda su elementi concretamente valutati
Grande soddisfazione da parte dell'Amministrazione di Vanzago dopo che il Tar ha dato ragione al Comune per la gara d'appalto dedicata alla refezione scolastica e non solo e dalle quale era stata esclusa la Fabbri Food Spa.
Caso Mensa, il Tar dà ragione al Comune di Vanzago
Con grande soddisfazione il Comune di Vanzago informa che il Tar Lombardia, con la sentenza n. 342 del 9 febbraio 2023, ha respinto il ricorso principale e quelli per motivi aggiunti proposti da Fabbro Food S.p.a. in merito all’esclusione dalla gara per la refezione scolastica di Vanzago, accogliendo integralmente le deduzioni difensive dell’Amministrazione Comunale.
Ecco cosa è successo
La vicenda risale al 22 ottobre 2020 quando il Comune di Vanzago ha escluso la ditta Fabbro Food S.p.a. dalla procedura di gara per il servizio di refezione scolastica di durata quadriennale per importo pari a circa 2,25 Milioni di €. A seguito dell’apertura delle buste contenenti la documentazione amministrativa, il Responsabile Unico per il Procedimento (RUP) dottor Simone Baroni, ha deciso di non ammettere la ditta Fabbro Food S.p.a. alla gara in quanto ha ritenuto “insussistenti i requisiti di affidabilità del concorrente”.
Il provvedimento si basava su pregresse vicende professionali della ditta ausiliaria All Food S.p.a, ed in
particolare “1) a reati che riguardano il “core” stesso dell’appalto (somministrazione di cibi in cattivo stato di conservazione, grammature inferiori, commercio di sostanze alimentari nocive, prodotti non conformi al capitolato)....; 2) irregolarità nella partecipazione a gare pubbliche (frode nelle pubbliche amministrazioni, false attestazioni nelle domande di partecipazione a gara d’appalto, turbativa d’asta)...;
3) irregolarità tributarie...; 4) risoluzione anticipata di contratto” disposta dall’Istituto Romano di San Michele;” e poi per “pregresse vicende professionali della concorrente/ausiliata Fabbro Food S.p.a., ed in particolare: “1) sanzioni per inadempienze contrattuali sostanziali riguardanti la gestione stessa del servizio (mancati approvvigionamenti, assenza di personale etc.)” in relazione a rapporti negoziali tutti in essere con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri; 2) irregolarità tributarie; 3) risoluzione anticipata di contratto” da parte dell’ATS Insubria”.
Il ricorso da parte della Fabbro Food Spa
L’azienda Fabbro Food S.p.a. non ha ritenuto legittimo il provvedimento del Comune di Vanzago e ha da subito contestato tale decisione arrivando a presentare un ricorso principale e due ricorsi per motivi aggiunti al TAR Lombardia per chiedere di essere riammessa alla gara, per chiedere un cospicuo risarcimento danni al Comune di Vanzago e per chiedere di annullare la Determinazione n. 149 del 12 maggio 2021 con cui il Responsabile del Settore Servizi alla Persona aggiudicò la gara per l'affidamento dell'appalto di refezione scolastica alla ditta Gemeaz Elior S.p.A.
La sentenza del TAR Lombardia
Il Giudice amministrativo ha ritenuto che il giudizio di non affidabilità e integrità dell'operatore economico, cui è pervenuto il Comune di Vanzago, si fonda su elementi concretamente valutati. Bastano citare alcuni passaggi della sentenza per rendersene conto: “...l’Amministrazione ha svolto un’approfondita attività valutativa, di cui ha dato conto nella diffusa motivazione che sostiene sia il provvedimento di esclusione sia la successiva conferma”. “...l’iter valutativo che ha condotto il Comune di Vanzago ad escludere la ricorrente dalla gara è affidato ad una molteplicità di considerazioni, che attengono sia alla ricorrente, sia alla società ausiliaria.”
Inoltre il TAR afferma l’esistenza di “una pluralità, per così dire, di deficit nella storia professionale delle due società, numerosi anche di rilievo penale, tutti incentrati su rapporti contrattuali contemplanti le medesime prestazioni richieste dall’affidamento di cui alla gara in questione...” e che “le valutazioni e le relative motivazioni della stazione appaltante siano esaustive, non pretestuose e supportate da adeguati elementi concreti, che le rendono logicamente sostenibili.”.
Il TAR ha anche respinto la richiesta di risarcimento danni avanzata dalla società ricorrente, Fabbro Food S.p.a. condannandola invece a rifondere al Comune le spese legali per un importo di € 4.000 oltre oneri fiscali, oneri previdenziali e spese generali. Si aggiunge che la Fabbro Food S.p.a. è salita alle cronache giudiziarie nel maggio 2022 riportate anche sulla stampa nazionale, quindi ben dopo le decisioni assunte dal Comune di Vanzago, in relazione ad una indagine della Guardia di Finanza relativa ad una serie di appalti sospetti presso altre amministrazioni pubbliche.
Il commento del Comune di Vanzago
"L’amministrazione comunale esprime profonda soddisfazione per il pronunciamento del TAR che dà pieno merito all’attività dei funzionari comunali del settore scuola e della Segretaria Comunale, che hanno saputo difendere in maniera impeccabile gli interessi della nostra comunità e in particolare degli utenti della mensa della scuole Collodi, Neglia, Ronchetti, della sezione primavera presso il Centro per la Prima Infanzia “Lo Scrigno” e degli utenti anziani del servizio pasti a domicilio. A tali funzionari pubblici comunali che hanno svolto il loro lavoro con competenza e con rettitudine, e all’Avvocato Brunello De Rosa che ha rappresentato l’ente durante tutto il contenzioso, va il ringraziamento personale del Sindaco e di tutta la Giunta che ha sempre sostenuto la correttezza delle scelte fatte in sede di gara dai tecnici e le ha difese anche durante la fase dell’affidamento di uno dei servizi tra i più delicati che il Comune di Vanzago si trova a gestire. Questo episodio conferma la qualità dell’azione amministrativa e la capacità di controllare, sin dalle fasi di gara, i fornitori del Comune di Vanzago, per dare servizi il più possibile di qualità per i cittadini. Con un pronunciamento così chiaro del TAR, l’auspicio è che l’azienda ricorrente scelga di non presentare appello al Consiglio di Stato per mettere definitivamente la parola fine a questa vicenda".