"Eravamo eroi, ora siamo dimenticati e viviamo nella muffa"
Il presidente della Protezione Civile di Pero Roberto Fornasari: "Siamo poco ascoltati da commercianti e amministrazione"
«Ci chiamavano Eroi e ora, a Pandemia “finita”, nessuno, dall’amministrazione comunale, ai commercianti di Pero, si ricorda più di noi e andare avanti in queste condizioni sta diventando sempre più difficile».
Un grido d'allarme lanciato da tutti i soci dell'associazione
E’ un grido d’allarme quello lanciato in queste ore da Roberto Fornasari, presidente del Gruppo Volontari Protezione Civile Pero Odv e da tutti i soci della associazione di Pero. Un grido d’allarme rivolto in modo particolare alle istituzioni perché «L’associazione di Pero della Protezione Civile potrebbe anche chiudere».
Nei giorni scorsi l'associazione ha festeggiato, tra la muffa presente nella sede, il 24esimo anno di attività
Un gruppo di volontari che nei giorni scorsi, precisamente domenica 26 ha festeggiato il 24esimo anno di attività del gruppo.
«Un compleanno festeggiato tra la muffa - afferma Fornasari - perché ormai da diverso tempo svolgiamo la nostra attività in una sede piena di infiltrazioni d’acqua, in una sede dove non so fino a quando potremo rimanere visto che tra poco riceveremo l’ispezione dei funzionari di Città Metropolitana che stanno passando in tutte le sedi per controllare l’adeguatezza e successivamente dare l’idoneità. Idoneità che se non venisse data rischia di farci perdere l’operatività della sezione».
Un gruppo sempre presente alle iniziative che si svolgono sul territorio
Un gruppo quello di Pero che oltre a rispondere alle urgenze è sempre presente alle iniziative che si tengono sul territorio, volontari che, come dicevamo all’inizio, durante la Pandemia hanno ricoperto un ruolo importante in città.
«Ci piacerebbe essere ancora di più un punto di riferimento per il paese - afferma il presidente Roberto Fornasari - vorremmo essere più presenti ma purtroppo dovremo anche sospendere i turni del mercoledì sera nella sede causa muffa Rimarremo come sempre reperibili h24 al cellulare visto che rimanere all’interno di quei locali di via Matteotti, dove abbiamo la sede sta diventando un enorme problema».