Vigevano-Malpensa: i comitati chiedono aiuto all'Unesco
Cassinetta non si arrende all’idea della superstrada fra Magenta e Vigevano e presenta un esposto alla Commissione Unesco
I comitati e il sindaco di Cassinetta di Lugagnano contrari alla Vigevano-Malpensa hanno chiesto aiuto anche all'Unesco per chiedere che la superstrada non venga realizzata.
Vigevano-Malpensa: comitati chiedono aiuto all'Unesco
Non è finita la battaglia del fronte del No alla Vigevano-Malpensa. Non finisce nella conferenza dei servizi del mese scorso e non finisce con le dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che da Vigevano dichiarava il prossimo avvio delle gare e dei lavori. Cassinetta non si arrende all’idea della superstrada fra Magenta e Vigevano e presenta un esposto alla Commissione Unesco.
Questa l’ultima mossa del Sindaco Domenico Finiguerra che si richiama a una presa di posizione dell’ente di vent’anni fa quando la stessa Unesco, da Parigi, si era detta pronta a ritirare il titolo di patrimonio della biosfera Unesco al Parco del Ticino qualora il territorio fosse stato modificato pesantemente da un’infrastruttura come quella prevista allora da Anas. L’esposto è stato inviato anche ai Ministeri interessati, al Parco del Ticino e a Città Metropolitana. Preseti mercoledì mattina a Cassinetta, alla presentazione dell’esposto, anche i Comitati NO Tangenziale che appoggiano l’iniziativa.
Le parole del sindaco Finiguerra
“Questa mattina abbiamo inviato un esposto all’Unesco sia a Roma, alla commissione nazionale, sia alla rappresentanza italiana presso l’Unesco a Parigi”, è l’esordio del primo cittadino di Cassinetta di Lugagnano Domenico Finiguerra. “Un esposto – continua il Sindaco -, per chiedere l'intervento di questo organismo internazionale che è il responsabile delle aree delle riserve della biosfera”.
La nostra infatti è una riserva della biosfera istituita nel 2002, il Parco del Ticino, che è stata ampliata successivamente e oggi è una riserva della biosfera Ticino-Valgrande, che include anche la Valle del Verbano.
“Con questo esposto – prosegue Domenico Finiguerra - abbiamo chiesto un intervento a questo organismo importante affinché si avviasse un monitoraggio e si chiedesse la tutela della nostra riserva. Il nostro esposto quindi cerca di far venire alla luce tutte quelle criticità che non sono state prese in considerazione da chi ha redatto il progetto definitivo, il progetto Anas, e soprattutto si cerca di trovare nuovi interlocutori. Si tratta di un esposto che cerca anche di ricollegarsi al primo esposto che abbiamo fatto nel 2003, sono passati vent'anni, a seguito di quell'esposto ci fu già l'intervento dell'Unesco che mise in guardia e minacciò la revoca del riconoscimento di riserva della biosfera qualora si fosse verificata l'alterazione degli equilibri tutelati dall’Unesco".
Stop alla nuova striscia di asfalto
Agnese Guerreschi, figura di riferimento del Comitato NO Tangenziale, ha ricordato che la petizione al Parlamento Europeo diede ragione al comitato. E l’Italia per tre volte è in procedura di infrazione per la situazione dell’aria.
“La nostra petizione, – aggiunge Guerreschi – ogni anno la integriamo raccontando alla commissione cosa stiamo facendo. E’ ancora aperta e noi continuiamo ad aggiornarla. Nel 2022 abbiamo fatto due ricorsi al Tar. Uno contro il commissariamento e l’altro contro la valutazione di impatto ambientale che è stata rifatta prendendo per buona quella del 2005, senza tenere conto del fatto che, da allora, sono stati cancellati pezzi importanti dal tracciato. Era un’opera che doveva collegare Malpensa alla tangenziale ovest. Adesso collega Ozzero a Magenta. Lo spirito stesso dell’opera è stato stravolto”.