Truffa a Magenta: anziano narcotizzato e derubato di tutto l'oro
La triste vicenda si è verificata lunedì nel primo pomeriggio in via Diaz, bottino per alcune migliaia di euro

Esistono delle storie tanto brutte per chi le vive in prima persona, quanto per chi le deve raccontare. Questa è la vicenda di un anziano di Magenta che nella giornata di lunedì ha subito un raggiro da parte di un malvivente senza scrupoli che prima l’ha narcotizzato e poi si è fatto consegnare l’oro conservato in casa per un bottino complessivo di alcune migliaia di euro.
Truffa a Magenta: anziano narcotizzato e derubato di tutto l'oro
Tutto è partito nel primo pomeriggio di lunedì 13 febbraio, tra le 14.30 e le 15, come spiegato dalla figlia, residente a Corbetta, Terry Crisonà.
«Mio papà stava rientrando nella sua abitazione di via Diaz, quando ad un certo punto insieme a lui in casa si è intrufolato questo malvivente che aveva in mano un sacchetto - racconta la donna - La scusa per entrare in casa è stata quella che l’aveva mandato suo fratello per ritirare alcune cose ed è proprio per quel motivo che aveva in mano quel sacchetto. Ad un certo punto però l’uomo ha spruzzato un gas spray sul viso di mio padre e da quel momento in poi lui non si ricorda più nulla. L’unica cosa che ricorda è quella di avergli consegnato tutto l’oro».
Quella dello spray stordente è un metodo di truffa purtroppo molto diffusa che si è abbattuta come una scure sulla tranquillità di una coppia di anziani.
«Una volta consegnato l’oro nelle mani del ladro, questo si è dileguato e ha fatto perdere le sue tracce - continua Crisonà - Mio papà dopo che si è ripreso si è accorto di quanto è successo ed è stato colto da un profondo sconforto. Mi ha raccontato quanto è accaduto e siamo quindi andati a sporgere denuncia ai Carabinieri».
L'allontanamento da casa
La vicenda purtroppo non è però ancora terminata, perché l’uomo preso dallo sconforto nei giorni successivi a questa triste vicenda si è allontanato da casa.
«Purtroppo a seguito di questa brutta vicenda, c’è stata una discussione tra mia mamma e mio papà e quest’ultimo mercoledì mattina si è allontanato da casa - continua la donna - Siccome non ritornava ci siamo spaventati e abbiamo iniziato a cercarlo in città, a Corbetta e anche a Santo Stefano Ticino. Siamo anche andati dai Carabinieri per sporgere denuncia, ma non siamo riusciti a farla. Abbiamo così scritto un post su Facebook nei vari gruppi dei paesi della zona per segnalare la scomparsa. Poi fortunatamente in serata è poi rientrato».
L’obiettivo della figlia è quello di lanciare un appello affinché si crei un mutuo aiuto sul territorio che possa assistere le persone più fragili e dunque maggiormente esposte a questo tipo di truffe e raggiri.
«Saremo costretti a mettere delle telecamere visto quanto accaduto - prosegue - Un tempo c’erano dei gruppi di controllo di vicinato che erano molto d’aiuto in queste situazioni. Io mi auguro che questa testimonianza possa aiutare altre persone a mantenere alta la guardia e a scongiurare eventuali tentate truffe o raggiri».
Il precedente
Quella vissuta da questo sfortunato signore però non è la prima vicenda di questo tipo, perché già tre anni fa si era presentata una truffa simile ai suoi danni, fortunatamente però non andata a buon fine.
«Una vicenda simile era successa quando i miei genitori abitavano a Santo Stefano Ticino - continua Crisonà - In quell’occasione un malvivente era entrato nel cortile della villetta e anche in quella circostanza aveva narcotizzato mio papà spingendolo ad andare a prendere l’oro. In quell’occasione però era arrivata mia mamma che vedendo la situazione aveva messo in fuga il ladro».