Secondo posto per Zullo ai Mondiali di Qwan Ki Do
Partito con grandi speranze, torna con un prestigioso riconoscimento
Il duro lavoro paga e Davide Zullo lo sa bene perché durante la competizione Mondiale di Qwan Ki Do (Arte Marziale Cino - Vietnamita) si è portato a casa un meritatissimo secondo posto.
Un’esperienza formativa
Il duro lavoro paga e Davide Zullo lo sa bene perché durante la competizione Mondiale in India a Nuova Delhi di Qwan Ki Do (Arte Marziale Cino - Vietnamita) si è portato a casa un meritatissimo secondo posto nella categoria combattimento gradi maschile, che si è svolta nello scorso weekend. Partito con grandi speranze, torna nella città del leone con un prestigiosa riconoscimento sportivo. Il giovane atleta abbiatense, di 24 anni, ci ha raccontato questa sua nuova esperienza in ambito internazionale.
«Una volta atterrato a Nuova Delhi ho capito subito le molteplici differenze della cultura Indiana rispetto alle nostre Italiane – ha spiegato l’atleta abbiatense - Per me, era un paese nuovo e ho scoperto un’interessante realtà».
In India non è stata solo un’esperienza di competizione sportiva, perché l’organizzazione ha incrementato l’evento anche con altre attività collaterali
«Durante il primo giorno si è svolto un allenamento tra i praticanti di Qwan Ki Do (presenti per svolgere la competizione) insieme ai praticanti di Karatè. La cooperazione e l’allenamento insieme a ragazzi di diversa cultura, provenienti da tutto il mondo, e diversa scuola di arti marziali, ci ha permesso di scambiare e confrontare le tecniche delle nostre rispettive scuole, trasmettere e recepire sensazioni e mosse nuove».
Il giorno seguente si è tenuto uno stage di arti marziali e Davide ha potuto incrementare la conoscenza di numerose discipline.
Ha sbaragliato l’agguerrita concorrenza
Durante l’ultimo giorno si sono svolte le competizioni della categoria di tecnica, in cui gli atleti devono dimostrare un Quyen (concatenazioni di tecniche che simulano un combattimento) e della categoria di combattimento.
«Ho partecipato a tantissime gare regionali e Nazionali; ho avuto già esperienze con gare internazionali quindi sono riuscito a non farmi sopraffare dalla paura o dall’ansia ma la parola che più descrive questa esperienza, per me, è emozione – ha confessato Davide- Ho dato il massimo in questa competizione e nonostante mi ritenga molto soddisfatto del risultato raggiunto , ho ancora molto su cui lavorare e perfezionarmi».
Ora, lasciata alle spalle questa straordinaria esperienza, è giunto il momento di ritornare in Italia, riabbracciare la famiglia e gli amici che l’hanno sostenuto e riprendere gli allenamenti per trasmettere ai propri compagni la nuova esperienza vissuta e per continuare a crescere e migliorarsi sempre più.