Il caro bollette fa chiudere il panificio Meroni: era attivo da 94 anni
I costi di luce e gas sono alle stelle come quelli delle materie prime, il titolare: "Impossibile continuare". Negozio chiuso a tempo indeterminato

Il panificio Meroni di San Vittore Olona chiude a causa del carobollette.
Panificio Meroni, chiusura forzata
Un manifesto appeso fuori dal negozio con un avviso che ha spiazzato tutti: "Visto il continuo aumento delle bollette (gas e luce) e il continuo aumento delle materie prime (ingiustificato), siamo costretti a una chiusura forzosa indeterminata". E' quanto apparso fuori dal panificio Meroni, storico negozio di San Vittore Olona, e non solo, presente in paese da ben 94 anni. "In questo periodo è impossibile lavorare - commenta Luigi Meroni, il titolare - Dopo il periodo di lokdown sembrava esserci stata una boccata d’ossigeno, il lavoro c’è sempre stato anche se non era più, purtroppo, quello di una volta. Qui a San Vittore, poi, recentemente, hanno aperto due nuovi supermercati, anche se di lavoro non ne hanno portato via molto. Il caro bolletta ci ha messo in ginocchio: mi riferisco a luce e gas. Noi abbiamo tre forni e la bolletta è passata da 2mila-2.200 euro a 8mila. E le materie prime anno raddoppiato il loro costo. E’ chiaro che di fronte a una situazione del genere diventa praticamente impossibile adeguarci. Andare ad aumentare i costi dei prodotti poi diventa davvero difficile: abbiamo aumentato il pane di 50 centesimi ma, davvero, non era possibile continuare così".
"Non posso lavorare per perdere dei soldi"
"Non posso lavorare tutta la notte per poi doverci perdere dei soldi - commenta Meroni - Ho anche 63 anni. Non possiamo continuare così. Ora ci fermiamo un attimo, vedremo cosa succede anche se dubito in qualcosa di buono. Il futuro? er il momento abbiamo deciso di chiudere e vedere cosa succederà tra qualche mese. Ma non sono ottimista. Anche la politica ci ha abbandonato".