La città di Rho ha una nuova biblioteca
La nuova struttura non sarà solamente al servizio dei docenti e degli alunni della scuola ma anche dei residenti del quartiere Stellanda
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Inaugurata la biblioteca Paola Mancuso all’interno della scuola primaria Grazia Deledda, in via Deledda, dell’Istituto comprensivo Fabrizio De Andrè nel quartiere Stellanda di Rho.
Diffondere la lettura di libri a tutte le età
Una biblioteca che si è posta tanti obiettivi, tra i quali quello di diffondere la lettura di libri a tutte le età.
«La nostra biblioteca è stata intitolata alla collega Paola Mancuso, scomparsa tanti anni fa: era la persona che si dedicava alla biblioteca scolastica e per questo noi colleghi abbiamo deciso di dedicare a lei questo nuovo servizio bibliotecario», ha raccontato la professoressa Maria Grazia Brighina, che insieme alla professoressa Loredana Pozzoli si occupa della biblioteca scolastica. Una biblioteca voluta fortemente da tutto il corpo docente, dal personale di segreteria e dal nuovo dirigente, Igor Baldan.
Una struttura dedicata a Paola Mancuso una maestra della scuola Deledda scomparsa
«Da anni io e la mia collega Loredana ci siamo dedicate alla biblioteca, capitava spesso di doverla trasferire per dare aule ad altri istituti che necessitavano per ristrutturazioni nei propri plessi di spazi liberi dove effettuare le lezioni».
Questi spostamenti dettati dalla necessità non erano semplici da gestire:
«Bisognava tutte le volte spostare libri e scaffali e rifare tutto da capo, fino a quando abbiamo deciso di lasciare la biblioteca in un locale che doveva essere della segreteria, i locali erano ampissimi e allora abbiamo deciso di farla in questi spazi».
Nuovi spazi a disposizione della scuola ma anche dei cittadini del quartiere
Nuovi spazi a disposizione, ma finalmente fissi, imponevano gli acquisti di arredi nuovi e funzionali.
«Grazie al nuovo dirigente, che ha capito la nostra necessità, siamo riusciti ad arredare i nuovi spazi. A questo punto ci siamo detti: perché non fare una biblioteca scolastica aperta al pubblico? Visto che la nostra è una scuola di periferia, un po’ decentrata, perché non creiamo un centro culturale? Questa è la nostra ambizione».
Una struttura entrata a far parte del Consorzio Bibliotecario Nord Ovest
Grazie ai fondi rilasciati dal Comune la scuola è entrata a far parte del Csbno:
«Per questo abbiamo seguito un corso di formazione con la bibliotecaria Simona Quartiroli di villa Burba che ci ha insegnato come catalogare i libri e come effettuare il prestito e il reso. D
opo un anno e mezzo di lavoro, abbiamo catalogato 2.600 libri, suddivisi per età, in due sezioni: narrativa e saggistica».
Da gennaio la biblioteca sarà aperta solo agli alunni della scuola e da febbraio anche al pubblico. «Abbiamo pensato di iniziare con due aperture, il lunedì dalle 15.30 alle 17.30 e il venerdì dalle 16.30 alle 18.30. Il nostro intento è quello di incentivare l’amore per i libri e il gusto per la lettura», ha concluso la professoressa Maria Grazia Brighina.