STORIA LOCALE

Un tuffo nell'ultimo millennio: Busto Garolfo presenta la sua storia

Il Gruppo di ricerca storica ha reso noti i risultati del lavoro svolto nell'opera «Frammenti di storia. 1100 anni di vita bustese»

Un tuffo nell'ultimo millennio: Busto Garolfo presenta la sua storia
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Busto Garolfo tira indietro le lancette di oltre mille anni.  Nei giorni scorsi, infatti, il Gruppo di ricerca storica ha presentato il libro dal titolo «Frammenti di storia. 1100 anni di vita bustese» dedicato alla storia millenaria del paese.

I contenuti del volume

L'opera racconta gli albori della storia locale, da una pergamena datata 922 recante per la prima volta il nome di Busto Garolfo, agli ultimi decenni del secolo scorso. Il libro narra le vicende di un territorio che affonda le sue radici in una storia ultra millenaria. Il tutto arriva dopo oltre un anno di lavoro dei componenti del Gruppo ricerca storica che hanno raccolto dati e informazioni dagli archivi comunali e del territorio per vestire di concretezza il trascorso storico di Busto Garolfo ed i paesi limitrofi. Il volume prende spunto dal primo documento recante notizie del paese, una pergamena datata 922 conservata nell'archivio della chiesa di Sant'Ambrogio a Milano, di poche righe, che corrisponde al testamento di Domenico da Inveruno Arciprete della chiesa di San Genesio di Dairago, che ha donato ai canonici di Sant'Ambrogio, affinché questi celebrassero messe in suffragio, un appezzamento di vigna di circa 2700 metri quadrati situato a Busto Garolfo. Partendo da questo reperto antichissimo gli storici hanno voluto scorrere il tempo fino ai giorni nostri raccontando eventi, luoghi, personaggi, curiosità e oggetti legati alla storia locale con uno sguardo al contesto storico nazionale.

Un libro che attraversa varie epoche

Una storia lunga più di mille anni vissuta tra Medioevo, Rinascimento ed epoca moderna lasciando il territorio non privo di una traccia indelebile del trascorrere dei secoli. Dalla Chiesa di San Remigio datata 1346 edificata accanto ad un piccolo luogo di ristoro per viandanti e venditore ambulanti e adibita successivamente a lazzaretto durante la pestilenza del 1630, alla storia della frazione di Olcella della coesistenza già si fa riferimento nel 1462 per arrivare alla consacrazione della chiesa parrocchiale ad opera di San Carlo Borromeo nel 1570 di cui ancora oggi, si conservano splendido Calice donato dal vescovo Ambrosiano alla loro parroco Bustese.

«Devo ammettere che l'idea di un libro sulla storia di Busto Garolfo all'inizio ci era sembrato un tantino presuntuosa», commenta così Federica Barbaglia, presidente del gruppo di ricerca storica. «Diversi sono infatti coloro che si sono misurati con questa impresa con risultati eccellenti.

"Il libro? Abbiamo colto al volo l'opportunità di poterlo scrivere"

D'altro canto, continua Barbaglia, «l'anniversario non poteva tralasciare i 1100 anni dal documento più antico finora conosciuto che parla di Busto Garolfo. Abbiamo perciò deciso di affrontare questa nuova pubblicazione cercando di dare un aspetto sicuramente storico e preciso ma allo stesso tempo con l'intento di suscitare curiosità. Siamo quindi partiti dagli eventi, collegandoli alla storia nazionale, dai luoghi e dai personaggi che li hanno abitati, tra gli oggetti dalle testimonianze che gli stessi ci rimandano. Mi ha dato una storia che sicuramente non può essere esaustiva di tutto l'accaduto ma che speriamo susciterà interesse e il desiderio di conoscere più approfonditamente le nostre origini».

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