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Nuovi sfregi al muro della Fossa

Ennesimo atto vandalico a carico della storica cinta della Fossa

Nuovi sfregi al muro della Fossa
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Non c’è pace in città. Il problema delle scritte su luoghi pubblici o privati è per Abbiategrasso un nodo difficile da contrastare in maniera concreta. Nella notte tra domenica e lunedì qualcuno si è divertito a imbrattare le lastre di granito.

Ennesimo atto vandalico

Non c’è pace in città. Il problema delle scritte su luoghi pubblici o privati è per Abbiategrasso un nodo difficile da contrastare in maniera concreta.

Nella notte tra domenica e lunedì qualcuno si è divertito a imbrattare le lastre di granito del nuovo muro del parco della Fossa.

Già la scorsa estate le vie del centro erano state imbrattate con scritte sui muri di case private appena ristrutturare, gesti e comportamenti che erano avvenuti nella notte, quando tra le vie di Bià vige una sorta di «deserto urbano», scandito solo da pochi temerari.

In quell’occasione era stato il primo cittadino Cesare Nai a tuonare contro un gesto del genere etichettando come «azione senza giustificazione, atti di vandalismo gratuito che mostrano un degrado sociale, ma che non può essere solo imputabile al difficile periodo pandemico e post pandemico, che ha sicuramente influito, ma sopratutto ad una mancanza di rispetto».

La questione ha anche un risvolto economico, che va ad impattare sul bilancio dell’amministrazione, che deve intervenire per tentare di rimediare ai danni provocati e di conseguenza nelle tasche dei cittadini.

Bià arrivava da un ricco weekend di eventi, travolta dalle molteplici manifestazioni di Abbiategusto, quando lunedì si è risvegliata con questa sorpresa.

Si è perso il senso civico

«Cosa devo dire non ci sono parole per descrivere questo ennesimo gesto di inciviltà – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Albetti – C’è qualcuno che si diverte a fare queste azioni, come per dimostrare che lui c’è e lo dimostra con questa gesti. Purtroppo sono situazioni che accadono sempre di notte, con il buio e le telecamere di sorveglianza non bastano per riconoscere questi individui che naturalmente agiscono con viso camuffato da cappelli, felpe... Quello che mi avvilisce di più è che si è totalmente perso il senso civico, il rispetto per le proprietà pubbliche, non hanno remore. Vogliono lasciare il loro sigillo, ma non capiscono che vanno a colpire l’intera comunità».

Poi l’assessore ha fatto riferimento al lavoro messo in atto dal Comune. «Fondamentalmente manca educazione - ha continuato - Noi, come Amministrazione, ci stiamo prodigando e attivando per tentare di rimediare al danno, stiamo testando dei solventi che potrebbero cancellare le scritte senza rovinare la lastra, anche perché sono state fatte su un materiale molto assorbente. Una brutta notizia, arrivata dopo lo straordinario weekend di Abbiategusto, che ha riportato la città a rivestire un ruolo di primo piano».

Nel frattempo i lavori per recuperare questo luogo simbolo della città non si fermano e proseguono come da programma. «Alcune parti sono state finanziate con avanti di bilancio, ma ci sono arrivati anche fondi da Regione - ha chiosato l’assessore – Per la prossima primavere il progetto finale dovrebbe essere completato, con la speranza che non venga preso di mira come se fosse una tela da dipingere»

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