Il caso

«Voglio la verità su mio padre»

Parla il figlio dell’uomo morto dopo essere caduto dal camion della spazzatura: "Nessun rimborso, cerchiamo testimoni di quel giorno"

«Voglio la verità su mio padre»
Pubblicato:

L'incidente in cui ha perso la vita Natale Lagrotteria è avvenuto nel mese di febbraio del 2017 a Rho, in via Petrarca. E dopo due anni il figlio chiede ancora giustizia

Due gradi di giudizio senza ottenere giustizia e quanto sperato

Due gradi di giudizio, il primo e l’appello senza ottenere quanto sperato, ovvero un risarcimento per la morte del padre, Natale Lagrotteria, deceduto il 4 febbraio del 2017 in via Petrarca, mentre faceva il suo lavoro di netturbino. Natale, secondo la ricostruzione dei fatti è caduto dal retro del camion dove sono posizionate le pedane. Una caduta violenta che ha causato all’operaio un trauma facciale.
Natale è stato portato subito in ospedale, al Niguarda di Milano, dove è scomparso 10 giorni dopo.

Non pensavamo di arrivare a questo punto, chi guidava il camion ha cambiato versione dei fatti

«Abbiamo vissuto cinque anni assurdi dal punto di vista giudiziario - spiega il figlio dell’uomo - Non pensavamo di arrivare a questo punto. Secondo i giudici non è stato dimostrato il fatto, sembra che mio padre abbia fatto tutto da solo ma non è affatto così. Il racconto di chi guidava il camion della spazzatura, che è partito dopo che mio padre era salito sulla pedana posizionata sul retro, è cambiato due volte, e noi non abbiamo ottenuto giustizia. Nel corso della prova delegata a Catanzaro l’autista del mezzo ha ammesso che mio padre era risalito a bordo del camion per l’intero ed aveva fatto cenno all’autista di ripartire».

Sentenze che hanno lasciato l'amaro in bocca ai famigliari

Due sentenze, quella di primo grado e quella d’appello che hanno lasciato l’amaro in bocca ai famigliari di Natale e all’avvocato Giuseppe Lombardo che dal 2017 segue la famiglia. «Ci sono tante anomalie in questa vicenda, una di queste è legata proprio al mezzo dal quale mio padre è caduto. In più di una occasione ci siamo chiesti come mai non è stato sequestrato subito per verificare i sistemi di sicurezza? Come mai il camion è stato utilizzato anche nei giorni dopo l’incidente per essere poi sequestrato per i controlli?»

Stiamo preparando il ricorso in Cassazione e cerchiamo testimoni

Una famiglia quella dei Lagrotteria che cerca ora, in vista del ricorso in Cassazione dei testimoni di quella mattinata tragica del 4 febbraio del 2017. «Ci rendiamo conto che sia passato diverso tempo da quel giorno - affermano i famigliari di Natale Lagrotteria -, però, magari leggendo questo articolo qualcuno si ricorda di quella mattina, di aver visto trambusto, ambulanze, polizia Locale, in via Petrarca e di ricordare qualcosa di quell’incidente che ha coinvolto il netturbino. Se qualcuno ha visto qualcosa è pregato di farcelo sapere per noi è davvero importante». Dopo il ricovero al Niguarda, nei giorni seguenti all’incidente c’è stato un peggioramento della situazione e nella mattinata di mercoledì 15 febbraio 2017 è avvenuto il decesso dell’uomo stimato e benvoluto da tutti i suoi colleghi.

Seguici sui nostri canali