Nessuna riapertura delle indagini per la morte di Simone Mattarelli
L'Avvocato Minotti ha già fatto sapere che i familiari di Simone Mattarelli "non si rassegnano e forniranno ulteriori prove fino a quando non otterranno giustizia per Simone".
Il Pubblico Ministero di Busto Arsizio non ha accolto la richiesta di riapertura delle indagini sulla morte di Simone Mattarelli, presentata dai familiari nel settembre scorso. La comunicazione è arrivata in queste ore da parte dell'avvocato della famiglia di Simone, Roberta Minotti.
Morte di Simone Mattarelli, nessuna riapertura delle indagini
Una doccia fredda dunque per i genitori ( il padre è residente a Legnano) del giovane di Birago, frazione di Lentate, che il 3 gennaio 2021 venne trovato impiccato all’interno di un’azienda di riciclaggio del vetro a Origgio dopo che nella notte, alla guida di una Bmw, non si era fermato all’alt dei Carabinieri.
Proprio i genitori di Simone, dopo che nel gennaio scorso il Tribunale di Busto aveva archiviato la morte come suicidio, avevano "arruolato", a settembre, la nota criminologa Roberta Bruzzone, che dopo aver effettuato gli approfondimenti del caso, aveva messo in evidenza quelli che a suo parere erano una serie di errori e anomalie nello svolgimento delle indagini. Ne era seguita una nuova istanza di riapertura delle indagini.
La nota dell'avvocato
"Con la richiesta sono state messe in evidenza una serie di errori e anomalie nello svolgimento delle indagini condotte dai Carabinieri - si legge nella nota dell'avvocato Minotti - una serie di errori ed omissioni commessi dal medico legale nominato dal Pubblico Ministero (quale ad esempio l’omessa segnalazione di una emorragia addominale) e soprattutto l’assenza di tracce di sangue sulla cintura stretta al collo, nonostante Simone Mattarelli perdesse sangue da una mano e avesse il viso sporco di sangue, dato fattuale ed incontrovertibileche fa presupporre che la cintura non fu maneggiata dallo stesso Simone. Diversamente sulla cintura si sarebbero dovute trovare macchie di sangue.
Secondo il Pubblico Ministero, invece, l’assenza di tracce di sangue sulla cintura deve ritenersi una circostanza “neutra” dato che sulla cintura c’erano tracce biologiche solo di Simone Mattarelli".
I familiari forniranno nuove prove
L'Avvocato Minotti ha già fatto sapere che i familiari di Simone Mattarelli "non si rassegnano e forniranno ulteriori prove fino a quando non otterranno giustizia per Simone".