dedicato ai caduti delle guerre

Oratorio di San Majolo: "Ristrutturiamolo prima che sia tardi"

La sua sistemazione dovrebbe essere possibile con 30 o 40 mila euro e si potrebbe fare un intervento per bloccare il degrado.

Oratorio di San Majolo: "Ristrutturiamolo prima che sia tardi"
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Robecco Futura chiede all'Amministrazione un intervento rapido e risolutore per salvare l'oratorio di San Majolo oggi invaso da muffe e caduta di intonaci.

L'Oratorio di San Majolo "è da salvare"

Passato il centenario dell’ultima guerra nel 2018, l’Oratorio di San Majolo, di proprietà comunale, dedicato ai caduti delle guerre, versa ancora in condizioni pietose. Dopo aver messo in sicurezza il tetto qualche anno fa, nulla è più stato fatto. E Robecco Futura chiede all'Amministrazione un passo in avanti per riportarlo all'antico splendore.

"Le varie pareti esterne, ammalorate, appaiono ancora più conciate a confronto con il caseggiato vicino appena ristrutturato e tutto risalta ancora di più, in modo negativo, all’occhio del passante - fanno sapere da Robecco Futura - Per non parlare di quelle interne, dove si rischia di perdere la pala d'altare e tutta la parte pittorica, causa muffa e caduta degli intonaci. In ogni paese o città, il monumento ai caduti è costantemente manutenuto e oggetto di venerazione, a Robecco sul Naviglio, invece, oggi risulta essere l’ultimo dei pensieri, cenerentola della manutenzione, salvo gli omaggi floreali dei cortei civili delle solennità nazionali.

La sua sistemazione dovrebbe essere possibile con 30 o 40 mila euro e si potrebbe fare un intervento per bloccare il degrado e riportare i dipinti allo stato originale. La soprintendenza ai beni artistici ha già dato il benestare per l’intervento, e alcuni cittadini si stanno dando da fare per raccogliere fondi da dedicare al restauro.

Trovare i fondi per sistemarla

"Sappiamo anche che la Giunta e i dipendenti comunali si sono dati da fare per affrontare la questione da un punto di vista burocratico, ma per ora tutto tace - continuano da Robecco Futura - Vi sono molte possibilità, se le casse del comune sono vuote, per intervenire, utilizzando i fondi vari che in questo momento sono a disposizione dei vari enti, a partire dal PNRR, oppure ricorrere a fonti alternative come il crowdfunding. A volte, di fronte a questo stato di degrado di alcuni monumenti storici, sorge spontanea una domanda: perché quando eravamo poveri (San Majolo fu dedicato ai caduti nel 1926) riuscivamo a costruirli, mentre ora che siamo ricchi non riusciamo neanche a mantenerli? Una cosa è certa, San Maiolo in queste condizioni non fa certo onore a Robecco, ne soprattutto ai suoi caduti".

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