L'appello dei malati cronici alla politica: "Maggiore ascolto delle nostre istanze"
C'è anche un parabiaghese, Christian Vitali, tra chi invoca il coinvolgimento dei decisori politici
In campagna elettorale cala il silenzio sui malati cronici e l'associazione dei Guerrieri invisibili lancia l'appello: «Noi esclusi dai programmi. Al di là del colore politico di chi governerà, intendiamo essere ascoltati e coinvolti nelle decisioni della politica».
Le riflessioni di Rossi e Vitali sul mancato dibattito
Nata da quasi un anno, l’associazione de I Guerrieri invisibili si occupa di sensibilizzare, coinvolgere e responsabilizzare l’opinione pubblica, la società e soprattutto la politica sulle malattie croniche che spesso vengono definite “invisibili” proprio perché esteriormente non si vedono. Caratteristica comune ai pazienti affetti da queste patologie croniche e invalidanti è l’apparente stato di salute che in realtà nasconde grandi sofferenze, estenuanti terapie, diagnosi difficili da raggiungere e accettare, continue cure ospedaliere, ripetuti ricoveri, esami strumentali (spesso invasivi), interventi chirurgici e per ultimi, ma non meno importanti, anche tanti ostacoli a livello burocratico. Di tutto questo è conscia la sua presidente Micol Rossi che, insieme al parabiaghese Christian Vitali, nei giorni scorsi ha acceso i riflettori sui problemi che affrontano numerosi cittadini, a Parabiago ma non solo, auspicando un maggiore coinvolgimento dell’associazione nelle scelte del futuro Esecutivo, dato che le premesse che hanno segnato la campagna elettorale che si è appena conclusa non fanno ben sperare.
"Chi ci governa non si accorge dei problemi che viviamo nel quotidiano"
«Durante questa fase di campagna e promesse elettorali sentiamo parlare di tutela delle famiglie, degli anziani, dei lavoratori, dei bambini, dell’istruzione, ma pochissimo di malattie croniche e invalidanti come se non fossero una priorità. Sembra che chi ci governa non se ne accorga - ammonisce Rossi- Ogni giorno siamo invasi da messaggi di leader politici in tv e sui social, con il solo obiettivo di raccogliere consenso, ma nessuno sembra occuparsi di specifiche problematiche che interessano milioni di persone, soprattutto giovani malati cronici. Speriamo almeno che non ci siano ancora tagli alla sanità: sarebbe il colmo!». Il vero problema, spiegano dall’associazione, è «investire nella sanità pubblica, in virtù del fatto che, a seconda delle Regioni, i malati sono costretti a dover pagare le terapie necessarie».
"Il prossimo Esecutivo dovrà occuparsi di noi", l'appello dei Guerrieri
Secondo Vitali, che nei mesi scorsi ha intrapreso un viaggio a piedi lungo la via Francigena - da Siena a Roma - per raccogliere fondi da destinare proprio ai pazienti cronici - le priorità che dovrà affrontare il nuovo Governo, una volta che queste ultime verranno risolte, non potranno diventare l’alibi per giustificare eventuali inerzie:
«Capiamo che ci siano problemi prioritari, come bollette e gas. Ma se, dopo domani, tali questioni verranno risolte, ci aspettiamo che in un orizzonte temporale di 5 anni anche la nostra voce venga ascoltata e magari inclusa nelle decisioni che prenderà la politica. Faccio un esempio pratico: io sono invalido al 60% e lavoro. Sono escluso dal pagamento del bollo auto. In realtà, però, i sostegni di cui avrei bisogno sono bel altri». Da qui la proposta, che arriva sulla scia del silenzio rispetto ai recenti proclama, alle forze politiche affinché «ci coinvolgano nei futuri ragionamenti. Siamo pronti a portare le nostre istanze in Regione come a Roma. L’importante sarà farci sentire».