Chiesta l'estradizione

Spara al socio di Lugano che gli deve dei soldi: 24enne in manette

Il giovane di Inveruno pretendeva la restituzione di 35mila euro e al culmine di una discussione ha esploso un colpo di pistola contro l'amico.

Spara al socio di Lugano che gli deve dei soldi: 24enne in manette
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Spara al socio dal quale pretendeva la restituzione di una grossa somma.

Spara al socio dal quale pretendeva la restituzione di 35mila euro

Da tempo un 24enne di Inveruno chiedeva quei soldi (35mila euro) all'amico e socio in affari 33enne residente in Svizzera. Senza successo. Così nella notte tra domenica 11 e lunedì 12 settembre 2022 ha deciso di passare alle maniere forti: è andato a Massagno, paese vicino a Lugano, ha incontrato il socio e, al culmine di una discussione sfociata in lite, gli ha sparato con un'arma di piccolo calibro che si era portato da casa e che non è ancora stata ritrovata. Il proiettile ha raggiunto il braccio destro del 33enne trapassando il bicipite. L'uomo è finito all'ospedale ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico, ma avrebbe potuto decisamente andargli peggio.

L'arresto a Inveruno in forza di un mandato di cattura internazionale

Le forze dell'ordine elvetiche si sono subito messe sulle tracce dell'aggressore e, nel giro di pochi giorni e grazie alla collaborazione con i colleghi italiani, il cerchio si è chiuso attorno all'inverunese e venerdì 16 settembre è scattato l'arresto. I Carabinieri di Legnano hanno prelevato il giovane dalla sua abitazione in forza di un mandato di cattura internazionale con le accuse di tentato omicidio intenzionale, lesioni e infrazione alla legge federale sulle armi. La giustizia ticinese è in attesa dell'estradizione.

Per raggiungere la Svizzera il 24enne ha usato l'auto della fidanzata

Secondo la ricostruzione degli inquirenti elvetici, il 24enne avrebbe usato l’auto della fidanzata (che sarà sentita per escludere un suo eventuale coinvolgimento nella vicenda) come attestato dagli accertamenti ai confini, dai quali è emerso che l'inverunese è entrato in Svizzera da Maroggia e ne è uscito da Chiasso. L'autorità giudiziaria ha disposto il sequestro del veicolo per effettuare gli accertamenti forensi, la perquisizione dell’abitazione dell’indagato e l’identificazione di un altra persona che avrebbe assistito ai fatti.

 

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