Federico Amadei esce dal Pd e dà vita al Gruppo misto
Storico esponente dei dem di Legnano, da ottobre 2020 all'1 luglio 2021 ha guidato il parlamentino cittadino. Ora la rottura.
Federico Amadei (nella foto di copertina) esce dal Partito democratico.
Federico Amadei esce dal gruppo consiliare del Partito democratico
Ad annunciarlo, nel corso del Consiglio comunale di Legnano in corso questa sera, martedì 13 settembre 2022, è stato il presidente del parlamentino Umberto Silvestri. "Come previsto dall'articolo 22 comma 7 del regolamento del Consiglio comunale, in data odierna il consigliere Federico Amadei ha comunicato la sua decisione di uscire dal gruppo consiliare del Partito democratico - ha detto Silvestri in apertura di seduta - L'articolo 22 comma 5 del regolamento del Consiglio comunale prevede che può essere costituito un Gruppo misto composto da consiglieri receduti da diversi gruppi consiliari diversi. Quindi do atto che viene costituito il Gruppo misto con unico componente il consigliere Amadei il quale sarà anche capogruppo consiliare. Al consigliere Amadei verrà inviata la convocazione della Conferenza dei capigruppo che si terrà lunedì 19 settembre e che gli altri capigruppo hanno già ricevuto. Nel prossimo Consiglio comunale verrà inserita all'ordine del giorno la deliberazione di modifica della composizione delle Commissioni consiliari permanenti in quanto il Gruppo misto ha diritto di essere rappresentato all'interno di tutte le commissioni consiliari".
Per i primi otto mesi della Giunta Radice aveva guidato il parlamentino
Amadei, storico esponente del Partito democratico legnanese, del quale è stato a lungo consigliere e capogruppo, già membro della direzione regionale del Pd Lombardia, da ottobre 2020 all'1 luglio 2021 è stato presidente del parlamentino cittadino. Un incarico che ha svolto con rigore e imparzialità, tanto da raccogliere apprezzamenti anche dagli esponenti della minoranza. Le sue dimissioni, per motivi personali e di salute, erano state accolte con rammarico dal partito e dal sindaco Lorenzo Radice, che le aveva così commentate: "Federico, in questi primi mesi di mandato amministrativo, ha svolto con senso delle istituzioni e con un equilibrio riconosciutogli dalle stesse minoranze il ruolo di direzione dell’assemblea pubblica nonché organo di rappresentanza dei cittadini legnanesi. Sono stati mesi intensi di lavoro, come sempre accade all’insediamento di ogni amministrazione, mesi in cui si mettono a punto meccanismi fondamentali per il funzionamento dei lavori e in cui si fa la conoscenza di regole, norme e persone. In questa fase l’apporto di Federico è stato determinante".
"Documento di indirizzo del Pgt troppo generico: Legnano non è Gorgonzola"
"Sono passati 50 giorni dall'ultima convocazione del Consiglio comunale - ha detto Amadei prendendo la parola nel corso delle comunicazioni di apertura - I cittadini normali fanno 7, 15, i più fortunati 21 giorni di ferie. Secondo me 50 giorni sono tanti. Secondo me una prima riflessione è che per le prossime vacanze si possa pensare di riunire un po' di più il Consiglio comunale. Perché questo? Perché comunque in questi 50 giorni l'Amministrazione ha continuato a lavorare e sono state approvate delle delibere importanti che cambiano la città, relative a quella che i più eruditi chiamano trasformazione urbana (un paio sono in discussione stasera), perché è stato presentato il Documento di indirizzo del Piano di governo del territorio, che è una cosa fondamentale per tutto il periodo dell'Amministrazione, ed è un documento corposo che spero tutti i consiglieri leggano e che tutti i cittadini leggano. Io l'ho letto, il primo commento è che lo trovo di un generico totale, un documento di indirizzo che potrebbe andare bene a Gorgonzola, a Matera, a Vimodrone... faccio dei nomi a caso, e che non ha nulla di specifico sulla nostra città e quindi spero, auspico ma sono sicuro che il sindaco Radice e l'Amministrazione vorranno aprire una seria discussione sulla trasformazione di questa città che rimarrà non solo per le prossime elezioni ma come si dice per le prossime generazioni. Voi sapete che il Piano di governo del territorio non si può cambiare per dieci anni, dopo cinque anni si possono fare delle minime modifiche, quindi è una cosa molto impattante".
"Il Partito democratico è diventato irriconoscibile per metodo, per merito e per stile"
"Volevo anche spiegare le ragioni della mia scelta di lasciare il gruppo consiliare del Pd - ha proseguito Amadei - Prendo atto che è opinione della segretaria comunale, che a me suona molto nuova e che comunque non condivido, che discussioni politiche su temi che riguardano le imminenti elezioni politiche non si possano portare avanti in questo Consiglio questa sera, quindi la mia spiegazione dell'abbandono del gruppo consiliare del Pd e della mia autosospensione del Partito democratico in questo momento sarà più ridotta, mi limiterò a dire che molte scelte del Partito democratico in questa fase elettorale lo hanno reso per me irriconoscibile per metodo, per merito e per stile. E mi fermo qui, perché se no come anticipato dalla segretaria comunale rischio di incorrere in qualche cosa che non dovrei dire".
L'ammissione di Benetti: "Stare dentro a questo partito è spesso molto complesso"
A commentare l'uscita del consigliere Amadei dal gruppo consiliare del Partito democratico, è stato il capogruppo dem Luca Benetti: "Capisco le ragioni legate in particolar modo ad alcune scelte del Pd a livello nazionale. Sono convinto che stare dentro a un partito che si chiami democratico sia spesso molto complesso, e lo sperimento anche sulla mia pelle, perché la pluralità di idee che fa parte della sua storia è allo stesso tempo la sua forza più grande ma anche una delle sue più grandi debolezze. Sono pronto a continuare il rapporto politico con Federico, al quale auguro tutta la fortuna del mondo; mi spiace molto per questa sua scelta sia dal punto di vista personale che professionale, perché lo reputo un elemento molto valido oltre che una persona ottima a livello umano".