spaccio di droga

Blitz antidroga nei boschi di Rogoredo

La repentina azione dei poliziotti ha consentito di bloccare il pusher e provocato la fuga dei "clienti".

Blitz antidroga nei boschi di Rogoredo
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Blitz antidroga della Polizia di Stato nella zona boschiva di Rogoredo.

Blitz antidroga nei boschi di Rogoredo

Blitz antidroga della Polizia di Stato nella zona boschiva di Rogoredo, dove, venerdì mattina gli agenti della 6^ Sezione "Contrasto al crimine diffuso" della Squadra Mobile, hanno arrestato un cittadino marocchino del '98, per il reato di detenzione e spaccio di circa 46 grammi di eroina e 16 grammi di cocaina.
I poliziotti hanno effettuato un mirato servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nella zona di Rogoredo e, in particolare, nell'area boschiva che costeggia via Orwel sotto il ponte della tangenziale Est, dove, a tutte le ore, nonostante i numerosi arresti effettuati nella zona, i pusher, per lo più stranieri, ricevono i loro clienti a cui vendono soprattutto eroina e cocaina.
I poliziotti, appostati in vari punti strategici per monitorare ingressi e uscite dall'area boschiva ed eventuali punti di "smercio", hanno notato un nordafricano a ridosso del muro della ferrovia che stava ricevendo i suoi clienti tossicodipendenti messi in fila indiana. Alcuni agenti si sono inoltrati nella vegetazione attraverso il sentiero, spuntando all'improvviso nell'area di spaccio dove si era creata una fila indiana in attesa della "dose". La repentina azione dei poliziotti ha consentito di bloccare il pusher e provocato la fuga dei "clienti".
La perquisizione del fermato ha consentito di rinvenire circa 46 grammi di eroina e 16 grammi di cocaina più il bilancino di precisione utilizzato per confezionare le singole dosi.
Gli investigatori hanno accertato, da un riscontro delle impronte digitali, che il pusher era già stato arrestato il 17 agosto scorso nello stessa zona, per lo stesso identico reato di spaccio, ma con un'identità diversa di cittadino tunisino del '96. L'uomo risulta inoltre senza fissa dimora e irregolare sul territorio italiano.
Giudizio per direttissima per il marocchino, disposto dal P.M. di turno della Procura di Milano.

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