La città piange la storica commerciante Lucia Oldani
La donna, 85 anni, era molto conosciuta a Magenta perchè titolare di un negozio di abbigliamento in via Roma
Lucia Oldani era una bella signora, sempre elegante e gentile con tutti, molto conosciuta a Magenta per il suo negozio di abbigliamento di via Roma. Lucia è mancata il 18 agosto, lascia la sorella Paola, il fratello Adelio, le figlie Graziella e Virginia e quattro nipoti. Classe 1937, terza di quattro figli, aveva iniziato a lavorare giovane per un negozio di casalinghi, «il Rossi», dove decorava a mano i piatti dei «servizi belli».
La città piange la storica commerciante Lucia Oldani
Nel 1962 sposò Fiorenzo Turchi, commerciante di merceria e abbigliamento in piazza Liberazione e iniziò ad aiutare il marito in negozio. dal matrimonio sono nate due figlie Graziella e Virginia, che racconta: «Erano una coppia molto unita, la mamma sempre molto presente con papà e con noi figlie, negli anni era diventata soprattutto un’amica. Una donna generosa anche con le due sorelle ed il fratello, si divideva tra negozio e famiglia; sempre attiva, non demandava ad altri neanche i piccoli lavori di manutenzione. Le piaceva essere sempre in ordine, ben vestita e truccata, indossava regolarmente gioielli che completavano il suo look e anche durante la malattia, in casa voleva essere vestita e truccata come per uscire, con tanto di collana e orecchini».
Una signora impeccabile, il cui sorriso gentile, unito ad uno sguardo brillante e diretto, erano proverbiali. Nel 1995 Lucia rimane vedova, ma non si perde d’animo e porta avanti l’attività nel nuovo negozio di abbigliamento di via Roma che porta il nome del suo amato Fiorenzo, aiutata dalle figlie.
Virginia ricorda: «La mamma era empatica con tutti e a dimostrazione dei suoi buoni rapporti con i commercianti di via Roma, abbiamo ricevuto tante sincere manifestazioni di cordoglio. Era gentile e dava retta a tutti quelli che varcavano la soglia del negozio, anche ai questuanti».
La sua storia
Una nonna premurosa e affettuosa, come una mamma, anche con i suoi quattro nipoti Alessio e Dalila, figli di Graziella, con Simone e Sofia, figli di Virginia.
Così l’ha salutata Alessio: «Alla mia nonnina, che mi chiamava il barbuto, voglio dire grazie per tutto il tempo che abbiamo passato insieme, dalle estati a casa sua, alle vacanze, a tutte le cose buone che ci cucinava, come la torta di verdure, alle crepes con la Nutella. Era anche riuscita a venire in America per assistere alla mia laurea. Negli ultimi anni abbiamo vissuto in paesi distanti, ma io l’ ho sempre portata nel cuore».
Dalila la ricorda così: «Io e lei avevamo un rapporto unico e speciale che non si può descrivere: una seconda mamma, un'amica e una confidente, il mio porto sicuro in cui rifugiarmi sempre. Mi ha insegnato ad affrontare le sfide della vita con forza e coraggio e trasmesso i valori della famiglia, dell'amicizia e delle tradizioni».
Per Simone e Sofia, la nonna «aveva la capacità di amare, perdonare, aiutare e illuminare tutti con il suo dolce sorriso. Dava forza a chiunque ne avesse bisogno e non si arrendeva di fronte a nessun ostacolo che la vita le ponesse davanti».
I funerali della signora Lucia si sono svolti sabato scorso e ora riposa nel cimitero di Magenta.