Via Dante, i residenti hanno 7 giorni per andarsene altrimenti sgombero
Svolta nella vicenda del caseggiato pericolante: il sindaco ha emesso l'ordinanza
Via Dante di Cerro Maggiore, il Comune ha dichiarato l'inagibilità del caseggiato ed è pronto allo sgombero.
Via Dante, l'appello ai residenti
Da anni, a Cerro Maggiore, è al centro del dibattito, politico e non. Stiamo parlando del caseggiato di via Dante, struttura più volte definita pericolante. All'interno vi sono proprietari di appartamenti ma anche abusivi. Ora la situazione è arrivata a una svolta: nei mesi scorsi il Comune aveva incontrato i residenti proponendo soluzioni abitative alternative. Ora, chi non accetterà entro 7 giorni, sarà sgomberato.
Le criticità della struttura
In queste ore il sindaco Nuccia Berra ha dichiarato "l'inagibilità temporanea dell'intero complesso immobiliare" ordinando "la liberazione entro 7 giorni degli appartamenti del complesso dalle persone ivi presenti a qualunque titolo, il non utilizzo dello stesso da parte dei proprietari, affittuari, fruitori parenti e affini e di chiunque altro a qualunque titolo occupi o utilizzi de quo, fino a una nuova verifica statica fatta eseguire da un tecnico qualificato che valuti la possibilità di utilizzo degli immobili nelle condizioni ritenute idonee per garantire la sicurezza degli occupanti e delle persone transitanti nell'area oltre all'interdizione dell'accesso al fabbricato in oggetto, ad eccezione delle operazioni di ispezione e verifica da parte di persone qualificate fino agli interventi di messa in sicurezza degli immobili". Inoltre Berra ha disposto come "i proprietari e gli occupanti delle unità immobiliari attigue esistenti sulle parti comuni provvedano a nominare un tecnico abilitato con ogni possibile urgenza e, comunque, entro il termine massimo di 7 giorni dalla data di notifica dell'ordinanza incaricandolo di effettuare una verifica statica del fabbricato" e "dare avvio ai lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza dell'immobile entro 30 giorni".