L'ex sindaco di Arese Costantino liberato dopo più di un anno

Sarebbe accusato di aver intrapreso rapporti con un’organizzazione terroristica in Yemen

L'ex sindaco di Arese Costantino liberato dopo più di un anno
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Dopo l’accusa di aver collaborato con un’associazione terroristica è stato rimesso a piede libero in base all’articolo 228 del codice penale degli Emirati

Dopo più di un anno è stato scarcerato

Dopo più di un anno Andrea Costantino, trader del petrolio arrestato il 21 marzo del 2021 negli Emirati Arabi, è stato scarcerato ma la sua vicenda non riesce a trovare ancora una fine. Il 50enne è stato accusato di aver collaborato con un’organizzazione terroristica per via di un paio di forniture allo Yemen. Costantino è stato per breve tempo vicesindaco a Arese, nel 2012, per poi essere allontanato dall’allora sindaco Pietro Ravello poche settimane dopo la sua nomina.

Era in carcere dal 21 marzo del 2021

Nello stesso anno ha costituito la sua società, la Eidon, con la quale da tempo ha avviato attività di trading negli Emirati. L’Eidon Global, con la doppia residenza, compravende da una decina d’anni i carichi di petrolio: gli Emirati gli hanno appena rinnovato il permesso. Quella mattina del 21 marzo, Stefania Giudice, la sua compagna, era su una spiaggia di Dubai con la bimba e stava aspettando che il compagno sbrigasse qualche faccenda. Sei giorni prima erano decollati tutti e tre da Malpensa e arrivati a Dubai: tutto procedeva per il meglio. Fino a quel blitz in albergo. Costantino, dopo oltre un anno di detenzione nel carcere di Al Wathba in condizioni precarie e senza alcun contatto con la famiglia, è stato liberato lo scorso 30 maggio su disposizione del procuratore generale di Abu Dhabi.

Per tornare in Italia dovrà pagare 500mila euro

Il 50enne però l’8 giugno scorso è stato condannato dalla Corte di Abu Dhabi, dove era in corso il processo, a una pena pecuniaria di 500 mila euro. Se non paga non può tornare in Italia. Dopo l’accusa di aver collaborato con un’associazione terroristica è stato rimesso a piede libero in base all’articolo 228 del codice penale Emirati o che ricollega il procedimento a superiori interessi dello Stato e della nazione. «In questi 16 mesi di carcere Andrea ha perso tutto: azienda, lavoro e risparmi - spiega la compagna Stefania Giudice - E’ finalmente uscito di prigione ma non è ancora un uomo libero. C’è bisogno dell’intervento delle più alte cariche dello Stato per poter finalmente far tornare a casa Andrea. Per favore aiutateci».

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