Rosate

Pietro Coppola si è spento a 102 anni

Il ricordo indelebile dell'icona di tutta una comunità

Pietro Coppola si è spento a 102 anni
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Pietro Coppola è venuto a mancare lo scorso giovedì 7 Luglio, dopo 102 anni di vita e un trascorso che lo ha portato a divenire una delle icone della comunità di Rosate.

Da contadino amava la campagna

Nasce nel lontano 1920 a Ruviano, un piccolo Comune di poco meno di 2000 abitanti della provincia di Caserta, in Campania. La sua vita professionale come agricoltore inizia in giovane età, proprio a Ruviano, una città a cui Pietro sarà affezionato per sempre. Nel 1972 Pietro approda nel milanese, a Corsico, dove raggiunge il figlio Giovanni, che già si trovava nei pressi di Milano. Qui continua il suo percorso lavorativo, prima come muratore, poi nel settore industriale. Una volta giunto alla pensione Coppola decide di scendere nuovamente a Ruviano, una città che mai aveva dimenticato:” mio papà era molto legato alla sua terra, lo conoscevano tutti” testimonia il figlio Giovanni.

Nel 2007, però, Pietro fa ritorno a Milano, questa volta a Rosate, per stare vicino alla moglie che si era ammalata di alzaimer. Qui, insieme al resto della sua famiglia, resterà sino alla fine dei suoi giorni, divenendo sempre più parte integrante della comunità rosatese.

“Mia mamma è mancata nel 2008 ma mio papà è rimasto a Rosate insieme a noi. Amava girare in bici, attraversare in lungo e in largo le campagne, osservare gli agricoltori quando aravano i campi e tornare alle sue origini. Il suo cuore era il cuore di un contadino” commenta, emozionato, il figlio Giovanni, che lo ricorda insieme alla moglie e a tutti i parenti che avevano in Pietro un imprescindibile punto di riferimento, nonché esempio di vita.

Il 20 marzo aveva compiuto 102 anni

Nel 2012 un ictus lo ha colpito, invalidandolo, ma Pietro è rimasto cosciente e ha trascorso altri dieci anni di esistenza assieme ai propri cari, amato e apprezzata dalla collettività, sempre presente, con la sua carrozzina, durante feste, cerimonie e celebrazioni cittadine.

Nel Marzo 2020, presso la sua abitazione, ha scattato una foto, in occasione del suo centesimo compleanno, mentre indossava la fascia tricolore che gli è stata prestata dall’allora Sindaco di Rosate Daniele Del Ben. Ha fatto in tempo a scattare un’altra foto, con tutti i suoi familiari, lo scorso 20 Marzo, mentre simbolicamente spegneva 102 candeline. Ma giovedì scorso Pietro si è dovuto arrendere ed è passato a miglior vita, lasciando un vuoto a diverse comunità e un ricordo appassionante e indelebile: il ricordo della sua figura, del suo trascorso, la vita di una colonna portante che ha fatto delle sue passioni una ragione di vita e che ha saputo distinguersi, per saggezza, esperienza e professionalità, divenendo icona di tutta la comunità rosatese.

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