Lancia la droga dalla finestra... ma la prendono i poliziotti
Il ragazzo, classe 1999, di Lucernate di Rho, è stato portato in Questura a Milano.
Durante la perquisizione domiciliare un 23enne di Lucernate di Rho ha cercato di far sparire la droga lanciandola dalla finestra, ma è stata recuperata dalla Polizia.
I controlli anti-droga della Polizia
Durante lo svolgimento di un servizio straordinario di controllo del territorio unitamente al personale del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia e con l’ausilio di unità cinofila, il personale di Commissariato Rho Pero si portava presso il parco Lucernate per verificare una possibile attività di spaccio.
Procedevano al controllo di un locale interrato aperto, in cui sono posizionati i box di un edificio di via Giotto, dove qualche mese fa la volante ha arrestato un ragazzo per detenzione di sostanza stupefacente. Seguendo un percorso facilmente accessibile attraverso un giro di scale e corridoi, nel transitare davanti ad un appartamento, il cane Kimon segnalava la presenza di sostanza stupefacente: infatti sotto uno zerbino di plastica di colore nero sito accanto alla porta di ingresso si rinveniva un piccolo pezzo di sostanza delle caratteristiche dell’hashish, avvolto da un pezzo di plastica ricavato da una busta.
I controlli all'interno dell'appartamento
I poliziotti entravano nell’appartamento, per effettuare la perquisizione. All’interno c'era C.A. rhodense del 99 che, senza nemmeno dare il tempo di spiegare il motivo della presenza, cominciava a fare delle riprese con il proprio telefonino dicendo che in casa sua erano presenti gli “sbirri” che erano entrati senza “mandato”. Richiamato ad avere un atteggiamento più consono e non fornendo spiegazioni del rinvenimento sotto il proprio zerbino, si iniziava la perquisizione della sua abitazione.
Nella camera da letto, Kimon segnalava da subito la presenza di sostanza stupefacente sul mobile sito accanto al letto, dove venivano recuperati pochi grammi di sostanza dalle caratteristiche della marijuana non confezionata e una sigaretta artigianale parzialmente consumata. Sempre nella camera, all’interno di una busta di cartone contenente spazzatura, era presente il materiale usato per il confezionamento della sostanza. Poco prima che i poliziotti accedessero nell’appartamento, una pattuglia rimasta nel cortile, notava che da una finestra, risultata successivamente quella della camera di C.A., veniva lanciata una scatola bianca di una nota marca di bijoux che immediatamente recuperavano: all’interno vi erano circa 60 gr. di sostanza delle caratteristiche dell’hashish,
confezionata con lo stesso materiale rinvenuto in casa.
L'arresto e il trasporto a Milano
Tutta la sostanza rinvenuta, il materiale per il confezionamento ed il denaro contante venivano posti in sequestro e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. A quel punto C.A. veniva informato del fatto che sarebbe stato arrestato: durante tutta l’attività il giovane ha alternato atteggiamenti di chiusura a momenti di calma in cui chiedeva scusa per i suoi comportamenti e contestualmente continuava a ricevere messaggi di persone che chiedevano di essere rifornite di stupefacente.
Al termine della perquisizione il giovane veniva accompagnato presso il Commissariato dove riferiva di avere intrapreso un’attività di spaccio di stupefacenti perché non aveva una attività lavorativa. Dopo il fotosegnalamento, veniva associato presso le camere di sicurezza della Questura di Milano per essere poi sottoposto al giudizio per direttissima.