Anniversario d'eccezione per la Croce del Sass Pordoi
Sabato sera 11 giugno a Campestrin, vicino a Canazei, è stato presentato il libro “Rho in vetta al Sass Pordoi 1962.
Un fine settimana davvero speciale per i rhodensi, che si sono recati a Canazei, per ricordare i 60 anni dalla realizzazione della Croce del Sass Pordoi.
La camminata fino alla croce del Sass Pordoi
Tra questi il Sindaco Andrea Orlandi, il Vice Sindaco Maria Rita Vergani, l’Assessore Paolo Bianchi, il Vice Presidente del Consiglio Regionale Carlo Borghetti e il prevosto Don Gianluigi Frova, ma soprattutto i ragazzi, ora ottantenni, che nel 1962 hanno costruito la Croce: Angelo Paleari, Luigi Grassini, Luigi Petrò, Sergio Chiminello.
Sabato sera 11 giugno a Campestrin, vicino a Canazei, è stato presentato il libro “Rho in vetta al Sass Pordoi 1962 – 2022” scritto dalla giornalista Angela Grassi, che ha raccontato l’impresa della croce di ferro alta sette metri montata sul Sass Pordoi nell' estate 1962 dagli allora ragazzi del Gruppo Alpinistico Oratoriano di Rho. Tante le curiosità e gli aneddoti raccolti durante la ricerca svolta dalla Grassi a Rho e in Trentino nei mesi passati. Alla serata sono stati presenti, oltre a un centinaio di rhodensi e agli amministratori di Rho, anche il Vice Sindaco di Canazei Dimitri Demarchi, l’Assessore alla Cultura Doris Fosco e i parenti di chi ha aiutato i ragazzi rhodensi al montaggio della Croce come i figli di Valentina Rossetti e la famiglia Perathoner.
Gli auguri da parte di Monsignor Delpini
Domenica 12 giugno è stata la volta della salita alla Croce del Sass Pordoi, in funivia o a piedi per i più temerari e allenati, con la celebrazione della messa officiata ai piedi della Croce dal prevosto di Rho, Don Gianluigi Frova, e il messaggio di auguri dell’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini, un’attenzione verso l’oratorio San Carlo e la Croce che dimostrano la profonda valenza spirituale dell’impresa rhodense.
“Questi due giorni ci hanno regalato un susseguirsi di emozioni intense e sorprendenti che ci hanno toccato nel profondo, non ultima la lettera di Mons. Delpini – commenta il Sindaco Andrea Orlandi - Come lo stesso vice sindaco Dimitri Demarchi ha dichiarato, la Croce costituisce un luogo di riferimento anche per Canazei e la Val di Fassa e infatti il libro ha permesso di mettere in luce quanto anche lì le persone abbiano partecipato all’impresa e abbiano aiutato i nostri giovani del 1962. La Croce ha quindi unito, creato legami che si stanno sviluppando ancora adesso. Ognuno di noi ha interiormente un proprio significato collegato alla Croce, fatto di spiritualità ma anche di ricordi della propria giovinezza o dei propri cari che ci hanno lasciato. Avere infine con noi 4 di quegli intrepidi ragazzi, Angelo Paleari, Luigi Grassini, Luigi Petrò, Sergio Chiminello è stato motivo di grande orgoglio e di sprone a non fermare i nostri sogni. Ringrazio in modo particolare per il lavoro fatto di preparazione e organizzazione del 60° Anniversario della Croce Maria Rita Vergani, Angela Grassi, Paola Cupetti, don Gianluigi Luca Agostani, don Alberto Rivolta, Luca Carnovali e Davide Delfrate. Un ringraziamento va anche a Nuovernergie Spa che ci ha permesso di realizzare questo sogno”.
La dichiarazione di Angela Grassi
“Nel 1962 alcuni giovani rhodensi, che facevano parte del Gruppo Alpinistico Oratoriano, decisero di realizzare una Croce in cima al Sass Pordoi: la disegnarono, la costruirono, trasferirono i pezzi in Val di Fassa e, a spalla, li portarono a 2.950 metri. Quella Croce tuttora campeggia davanti al baratro da cui alcuni avventurosi si lanciano indossando tute alari. Domina le Dolomiti, in un panorama che spazia da Marmolada a Sasso Lungo. E’ ritratta nelle foto di migliaia di turisti. Per i rhodensi è molto di più di un monumento: è il segno che quei ragazzi del 1962 hanno voluto lasciare, l’invito a “cercare le cose di lassù” mantenendo quaggiù valori solidi come il basamento di quei sette metri di ferro che abbracciano l’intera vallata. Poter celebrare i suoi 60 anni con alcuni dei giovani di allora è stato emozionante: la presenza tra noi di Sergio Chiminello, Luigi Grassini, Angelo Paleari e Luigi Petrò ha reso la celebrazione in vetta ancora più speciale. Raccontare un libro la storia della Croce è stata una splendida avventura, che ha portato a incontrare persone che hanno saputo incarnare i valori della Croce e li hanno trasmessi a figli e nipoti. Ringrazio il Comune di Rho e la Parrocchia San Vittore per avermi chiesto di raccogliere informazioni e immagini e di raccontare esperienze del passato che ancora influenzano la vita di oggi” afferma la giornalista Angela Grassi.
Al termine della presentazione sono state distribuite le copie del libro curato dalla giornalista Angela Grassi e dal grafico Luca Carnovali e le magliette realizzate grazie a Nuovenergie SPA.