Dal 1 giugno 27 dipendenti della casa di riposo rimarranno a casa
A rischio il lavoro per 27 operatori socio sanitari che lavorano nella Rsa Golgi di Abbiategrasso.
Dal 1 giugno 2022 27 operatori sociosanitari senza lavoro alla casa di riposo Golgi di Abbiategrasso. Questo quanto comunicato oggi, 24 maggio 2022, dai sindacati.
Lo stop al lavoro per 27 lavoratori
Solo fino al 31 maggio 2022 i 35 lavoratori, oggi dipendenti da Tempor (agenzia per il lavoro), che svolgono da anni la loro prestazione di operatori sociosanitari presso il Golgi di Abbiategrasso continueranno a lavorare. Un'altra decina è impiegata sempre da Tempor nelle altre sedi del Golgi Per loro, che per anni con vari contratti hanno supportato i dipendenti del Golgi Redaelli nell'assistere gli ospiti nelle varie sedi dell'istituto, si annuncia la fine di un'esperienza lavorativa e un'estate senza reddito da lavoro.
"Questo perché il Golgi che recentemente ha bandito un concorso per coprire le mancanze di personale su 342 candidati in graduatoria ne ha assunti solo 70 per le 3 sedi (Abbiategrasso, Vimodrone, e piazza Bande Nere Milano.) - fanno sapere dalla Nidil Cgil, San Vittore Olona - Dei 35 lavoratori oggi in servizio come somministrati presso il Golgi di Abbiategrasso meno di 1/4 continuerà a prestare la propria attività perché in graduatoria è posizionata nei primi 70 posti. Per la maggioranza degli altri, pur se presenti in graduatoria, ad oggi di certo c'è solo la disoccupazione dal 1 di giugno. Con l'avvicinarsi del periodo estivo e la necessità di garantire le ferie al personale dipendente, la mancanza di personale dovuta al ritardo nell'assunzione di coloro che hanno superato il concorso sarà un problema per il servizio fornito agli ospiti".
Un nuovo incontro fra due giorni
Per questo il sindacato e la RSU hanno richiesto al Golgi la prosecuzione dell'appalto di servizi a Tempor almeno fino a settembre o in alternativa la velocizzazione delle procedure concorsuali, anche attraverso contratti a termine per coloro che sono in graduatoria. Al momento da parte del Golgi non ci sono state risposte. Un nuovo incontro è previsto per giovedì 26 maggio.
"Quanto sta avvenendo per questi lavoratori è esemplificativo della situazione in cui versano i lavoratori in somministrazione (oltre 500 mila in Italia e 150000 in Lombardia, che molto spesso vengono utilizzati dalle aziende pubbliche e private e poi espulsi senza alcun riguardo", conclude la Cgil.