History lab: l'archivio storico digitale del Palio cerca nuovi documenti
Unire in un unico archivio, fisico e digitale, tutti i documenti che raccontano la storia del Palio di Legnano.
La Fondazione del Palio di Legnano è al lavoro per raccogliere oggetti, documenti, foto e video dal 1934 ai giorni nostri: "Aprite i vostri cassetti e mettete a disposizione della città i vostri cimeli"
La ricerca di documenti per l'archivio
Per unire in un unico archivio, fisico e digitale, tutti i documenti che raccontano la storia del Palio ma anche della città di Legnano, la Fondazione ha dato vita al progetto HistoryLab. A illustrarlo, mercoledì mattina a Palazzo Pirelli, è stato il responsabile della comunicazione del nuovo ente Luca Vezzaro.
«A Legnano amiamo ricordare che le radici del Palio affondano direttamente nel 1176. Non a caso nel 1976 l’allora presidente della Famiglia Legnanese Pietro Cozzi volle ricordare l’800esimo anniversario della Battaglia con grandi eventi e con celebrazioni che coinvolsero anche con visite ufficiali papa Paolo VI e il presidente della Repubblica Giovanni Leone. La rievocazione storica nasce negli anni ‘30 come Palio di Legnano per poi divenire, per volere di Benito Mussolini, Sagra del Carroccio, nome che conserverà fino al 2006. In questi decenni molto è cambiato, ma è rimasto intatto lo spirito, quello stesso spirito che negli anni ha mosso un gruppo di donne e uomini di Palio che hanno deciso di dedicarsi alla conservazione storica della nostra manifestazione simbolo. Grazie al loro lavoro, dagli archivi di contrada, come anche dagli armadi delle singole case (perché prima che nascessero i manieri molte volte la documentazione seguiva la reggenza) stanno emergendo documenti preziosi che raccontano i primi passi della nostra manifestazione; sono oggetti, testi, immagini, ma anche rarissimi video, alcuni datati 1934, che mostrano una Legnano decisamente diversa, sicuramente meno urbana ma già compatta attorno ai propri simboli e ai propri valori. Lo scopo è di tutelare non solo la storia del Palio ma anche quella della città e del legame indissolubile tra le due».
La nascita del progetto History Lab
Quest’anno la Fondazione ha voluto dare un primo importante segnale dando il via libera al progetto HistoryLab.
«Grazie a questo programma pluriennale andremo a dare una forma alla rete di contradaioli e di studiosi che si impegneranno a costruire un archivio fisico e digitale che diverrà l’ossatura di un’imponente raccolta messa a disposizione di tutti i cittadini e delle università del territorio - ha proseguito Vezzaro - HistoryLab si occuperà anche della digitalizzazione di tutto il materiale per giungere a una messa online organica e democratica che permetterà a tutti di approfondire, studiare, formulare tesi con angolature differenti da quelle usuali. Tutto ciò con la tutela che il digitale offre: l’impossibilità di perdere i documenti. Siamo sicuri che la nascita di HistoryLab, innestato all’interno di un’istituzione solida e autorevole qual è la Fondazione, permetterà di rendere sempre più visibile l’operato dei nostri volontari e contribuirà a creare quel clima di cooperazione e di fiducia che farà sì che tutti sentano il dovere oltre che il piacere di mettere a disposizione i propri cimeli per concorrere a scrivere la storia di tutti noi. Il primo nucleo si compone di diverse decine di migliaia di documenti che andranno tutti digitalizzati, archiviati e messi a disposizione». L’obiettivo è che la Fondazione «convinca altre persone che ancora tengono i cassetti chiusi ad aprirli e a metterli a disposizione della cittadinanza».