Battaglia di Magenta: nessuna rievocazione per rispetto verso il popolo ucraino
Il prossimo 4 giugno non scenderanno in strada a Magenta fucili, cannoni e altre armi.
La Pro Loco con l'appoggio dell'Amministrazione comunale ha deciso che quest'anno la rievocazione storica della battaglia di Magenta non ci sarà, in rispetto al popolo ucraino e alla guerra in atto.
La decisione della Pro Loco
Simulazione di battaglie, schieramenti di eserciti, spari di moschetto, colpi di cannone, ma anche cariche a cavallo. Tra passato e presente, tra storia e folclore, nella tranquilla vita di tutti giorni i magentini attendevano il 4 giugno per godersi lo spettacolo in centro città e a volte anche su qualche terra piana periferica. Una rievocazione che quest'anno non verrà fatta:
«Alla luce della guerra in atto il Consiglio prolochino, ritenendo fuori luogo e irrispettoso per le loro grandi sofferenze, mostrare armi, divise e con aria di festa far echeggiare spari, ha ritenuto di annullare l’edizione 2022 della Rievocazione storica - spiega il presidente di pro Loco, Pietro Pierrettori - Ovviamente auspichiamo che la commemorazione ufficiale avvenga secondo il programma e nei modi consueti. Quest’anno cade il 150esimo anniversario dell’inaugurazione dell’Ossario. La nostra associazione ritiene di dover sottolineare la ricorrenza in modo adeguato e a breve comunicherà il progetto all’Amministrazione comunale».
L'appoggio da parte dell'Amministrazione
Una scelta quella della Pro loco condivisa e appoggiata anche dallo stesso Esecutivo, come spiegato anche dal sindaco Chiara Calati.
«Appoggiamo in toto la scelta dell’associazione - spiega il primo cittadino - Visto che a Magenta ospitiamo 100 rifugiati e visto quanto continua ad accadere in Ucraina anche noi riteniamo che uno scenario di rievocazione della battaglia non sarebbe stato opportuno. Appena il presidente Pierrettori ci ha comunicato la decisione abbiamo infatti subito condiviso questa scelta. Al tempo stesso quest’anno torneremo a celebrare l’anniversario della battaglia come prima dello scoppio della pandemia. La cerimonia tornerà ad essere aperta al pubblico dopo due anni di celebrazioni in forma chiusa. Nel corso delle prossime settimane daremo notizia di tutto il calendario degli appuntamenti».