Il caso da Abbiategrasso

Raddoppio ferroviario, la Folletta: "Giù le mani dal nostro parco"

Gli abitanti del quartiere Folletto 25603 e rete di Salvaguardia Territoriale preoccupati per il raddoppio ferroviario: ecco perché.

Raddoppio ferroviario, la Folletta: "Giù le mani dal nostro parco"
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Raddoppio ferroviario: gli abitanti del quartiere Folletto 25603 e rete di Salvaguardia Territoriale di Abbiategrasso non ci stanno e vogliono vederci chiaro.

Raddoppio ferroviario: "Devasterà la vita di chi?"

Dall’inizio dell’anno la paura monta e i dubbi da nebulosi prendono sempre più forma. Tutto questo potrebbe concretizzarsi con l’ipotesi di raddoppio ferroviario tra Albairate e Abbiategrasso. "Qualcuno in buona fede, tanti fregandosi le mani, auspicano il raddoppio. Tutti, chiaramente, prendono parola e si muovono per il bene dei pendolari e della cittadina, ma dietro questa bandierina si nascondono interessi di bottega, di partito, elettorali e soprattutto economici" si legge nel volantino fatto girare anche sui social media.

Ha specificato Paolo Bellati, che esprime il pensiero degli abitanti del quartiere:

"Nessuno si interroga veramente sull'aspetto collaterale più importante: questo raddoppio devasterà la vita di chi? Quali case verranno espropriate e abbattute? La vita di chi, in nome del benessere del pendolare, per gli interessi di un piano funzionale ai flussi finanziari e speculativi , verrà stravolta e impoverita? Un’area popolare che vive già una moltitudine di fatiche economiche e sociali, e che resiste grazie anche a quel fazzoletto di verde, sprofonderà nella miseria sotto l'ennesima colata di asfalto e cemento".

"Non volgiamo che il parco venga ridimensionato"

Ha poi continuato:

"Non vogliamo che il parco pubblico venga ridimensionato o condizionato nella sua funzionalità per questo progetto. È un punto fondamentale per la socialità degli abitanti. A Milano ci piace andare, ci dobbiamo andare, tutte e tutti. Ma il prezzo di questa svolta non deve essere pagato da chi vive nei quartieri popolari, già abbandonati da politiche e istituzioni. Il nostro è un cercare di focalizzare l’attenzione su come verrà realizzato il progetto, evitando, tentando un dialogo diretto con gli amministratori, un assetto penalizzante. Ci auguriamo che si inizi un dibattito serio su mobilità e benessere di tutta la collettività, noi siamo qua e non ci faremo portar via le nostre case e le nostre vite nel silenzio e nella rassegnazione".

La replica del sindaco

A replicare il sindaco Cesare Nai:

"Il termine della questione è molto chiaro, si tratta di una infrastruttura importante e fondamentale per lo sviluppo della città. Un investimento da 120 milioni di euro per completare il percorso dalla stazione della Bruciata di Albairate ad Abbiategrasso. Primo step già finanziato e previsto da realizzare entro il 2026 e propedeutico al raddoppio fino a Vigevano per poi proseguire e terminare a Mortara. Ad oggi il progetto comporta la risoluzione di due attraversamenti, uno sito in via Volturno, l’altro in viale Mazzini. Quando poi la linea proseguirà su Vigevano bisognerà affrontare la questione dei passaggi a livello pedonali di viale Maggi e viale Sforza. Siamo arrivati ad un punto, dopo tanti dibattiti, di non ritorno: o si accetta o tutto sfumerà. Su questo specifico progetto le forze politiche in Consiglio sono orientate per il sì. Un intervento per avvicinare Abbiategrasso al capoluogo, che con il tempo avrà anche dei benefici enormi, sia nella rivalutazione di tutto il patrimonio immobiliare, sia la valorizzazione delle attività commerciali. Le preoccupazioni di come verrà realizzata l’opera ci sono, nessuna infrastruttura di questa portata è a costo zero, i benefici sono di gran lunga superiori agli svantaggi. Oggi come sindaco le alternative sono: accettare la proposta con attraversamento a raso o non farla. Io accolgo le preoccupazioni della Folletta, ma non dimentichiamoci che il raddoppio poi proseguirà e coinvolgerà anche altri quartieri. Non scordiamoci che i collegamenti ferroviari sono di fondamentale importanza per lo sviluppo economico della zona. Personalmente per riavere una centralità sono favorevole anche alla Malpensa-Vigevano, che apre collegamenti veloci con importanti direttrici".

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