Aveva 81 anni

Addio all'artista Aldo Rota

Originario di Vermezzo con Zelo, lavorò per molti anni in India.

Addio all'artista Aldo Rota
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Vermezzo con Zelo e tutti gli amanti dell'arte hanno detto addio a Aldo Rota, stimato artista molto legato alla sua terra.

La scomparsa a causa di una malattia incurabile

La bellezza dell’Arte per Aldo Rota, classe 1941, scomparso dopo una malattia incurabile nella sua amata Vermezzo, è la malinconia degli incontri passati, dei luoghi del mondo visitati e quanto ne rimane nel cuore come testimonianza di una vita vissuta, perduta e ritrovata fino al suo compimento. Un compimento tradotto in parte in una nuova avventura pittorica attraverso cui Aldo Rota viaggiava dalla amata Terra alla tanto agognata Luna.

«Rimarrà sempre impresso nella mia memoria il nostro dialogare davanti alle sue “Lune dipinte”. La sua è stata una vita caratterizzata da lunghi soggiorni consumati tra Italia, Portogallo, Stati Uniti, Russia, Tunisia, Marocco, Persia, altre realtà e culture che facevano di Aldo Rota un personaggio internazionale» ha ricordato Erica Tamborini, artista vicina al maestro e curatrice delle sue ultime mostre, ovvero Harmony & Clash nel 2018, Energy of Space a Malpensa nel 2019, e l’ultima chiusa 2 settimana fa Aldo Rota, Erica Tamborini. An exhibition presso lo showroom Bredaquaranta a Milano .

Il lungo soggiorno in India e il ritorno a casa

Dalla fine dagli anni Sessanta l’artista ha soggiornato lungamente in India, dove ha vissuto a stretto contatto con la spiritualità di Babaji. Lì, folgorato dalle cromie della terra indiana e delle sue feste sacre, ha scoperto e si è appassionato alla lavorazione tradizionale dei colori. Colori naturali, intensi e profumati, che hanno caratterizzato tutta la sua produzione artistica.

Questa è la pittura di Aldo Rota, in cui Oriente e Occidente dialogano e si fondono suscitando un altro e nuovo linguaggio. Questa sua pittura, inoltre, emana ed emanerà sempre energia vitale, come specchio dell’anima dell’Artista.

«In particolare, nei suoi più maturi e ultimi dipinti si cela al fondo una segreta preghiera rivolta all’universo mondo vivente in cerca di purificazione; una preghiera di riscatto e iniziazione al viaggio che dalla dimensione corporea e materiale conduce alla dimensione incorporea e spirituale, a cui Aldo Rota, per eredità indiana, si è sempre rivolto con sacrale intensità - ha continuato Tamborini - Caro Aldo, non ci sono addii per noi. Ovunque tu sia sarai sempre nel nostro cuore».

 

foto di Erica Tamborini

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