Marcia per la Pace e un comitato di accoglienza per i profughi ucraini
I cittadini di Magenta e non potranno partecipare alla marcia che si terrà domenica 6 marzo.
Domenica 6 marzo 2022 il Comune di Magenta e la Comunità pastorale hanno organizzato una marcia per la pace in Ucraina: pronto anche un coordinamento per accogliere i profughi.
Un marcia per la pace
Insieme per la Pace. Con questo intento Comunità Pastorale e Comune di Magenta hanno deciso di organizzare domenica 6 marzo una marcia silenziosa per le vie cittadine, cui si aggregheranno le associazioni e tutti coloro che vogliano condividere il cammino. Don Giuseppe Marinoni e Chiara Calati, sindaco di Magenta, si sono trovati d’accordo nel definire, insieme a diversi attori del mondo del volontariato e dell’impegno civile e religioso magentino, un momento e un percorso.
Il ritrovo è fissato per domenica 6 marzo alle 14.30 all’Ossario dei Caduti (in via Brocca); da lì si procederà lungo la via Cattaneo, via Roma, via IV Giugno per giungere a Casa Giacobbe, dove avrà termine, verso le 16.30.
Perché la marcia per la Pace?
"Il conflitto in Ucraina, certamente, ci sprona - fanno sapere Comune e Parrocchia - Ma non ci si deve dimenticare tutte le guerre ancora oggi in corso in tutto il mondo. Per questo la marcia per la Pace sarà un momento per unire tutti e camminare insieme, ricordando anche i tanti conflitti attivi".
Perché domenica pomeriggio? Molte donne ucraine, presenti e attive a Magenta e sul territorio trovano nella domenica pomeriggio un momento di riposo. «È il momento ideale per coinvolgerle e far sentire loro la vicinanza di tutta la comunità», ha ricordato don Giuseppe Marinoni, parroco della Comunità Pastorale di Magenta.
Il sindaco, Chiara Calati, per parte sua ha ricordato come il Comune di Magenta si sia «immediatamente attivato con la Prefettura per conoscere le indicazioni in termini di gestione dell’accoglienza dei profughi e il coordinamento degli aiuti». «Era mia assoluta intenzione organizzare un gesto di testimonianza contro ogni conflitto e ogni sopraffazione - ha continuato il Sindaco -; sono particolarmente felice di farlo insieme alla Comunità Pastorale per un momento che vuole coinvolgere l’intera città di Magenta. È dovere delle istituzioni fare tutto ciò che è in loro potere per essere di supporto in momenti drammatici che coinvolgono civili, donne e bambini».
Il luogo dove si svolgerà
L’Ossario dei Caduti e Casa Giacobbe sono e rappresentano due luoghi simbolici. Entrambi sono lì a ricordarci sempre quanto la guerra, ogni guerra, provochi solo morte e distruzione. Casa Giacobbe, inoltre, è anche un luogo di ritrovo per molte persone, di varie nazionalità, che trovano qui uno spazio di pace e di convivialità. Durante la marcia, si lascerà spazio al silenzio e alla vicinanza con chi, in questo momento, soffre per le conseguenze del più recente conflitto. Sarà anche l’occasione per ricordare tutte le guerre ancora oggi in corso.
Pronti ad accogliere i profughi in fuga
“A seguito dell’approvazione odierna del decreto aiuti per l’Ucraina da parte del Consiglio dei Ministri, mi sono immediatamente attivata con la Prefettura per conoscere le indicazioni in termini di gestione dell’accoglienza dei profughi e il coordinamento degli aiuti - ha dichiarato il sindaco Calati - Nella giornata di domani, martedì 1 marzo, ci verranno fornite le prime informazioni necessarie. Contestualmente convocherò i Sindaci del Magentino e le associazioni del terzo settore per coordinare le operazioni di accoglienza, soprattutto delle famiglie e dei minori, nella ricerca di centri e soluzioni abitative adeguate. Magenta è pronta a fare la sua parte anche nella raccolta di beni di prima necessità e aiuti, convogliando tutte le iniziative su Caritas e Croce Rossa Italiana, unici interlocutori accreditati in questa fase per la gestione degli aiuti. L’appello alle numerose e lodevoli iniziative che si stanno autonomamente generando sul territorio è quello di riferirsi a questi soggetti, perché l’azione di sostegno risulti organica ed efficace”.