Il sogno di Tommaso e l'appello di papà Carmine
L'appello di papà Carmine per aiutare suo figlio a trovare nuovi compagni di squadra per la Scuola Calcio Special dell'Asd Calcio Corbetta
Compagni di squadra cercasi: l’iniziativa di Asd Calcio Corbetta «Dai un calcio alla disabilità» ha dato una possibilità a Tommaso di poter giocare a calcio, ma non si riesce a creare una squadra. Il papà, Carmine Busiello, ha voluto lanciare un appello: «Venite a giocare con noi».
Il sogno di Tommaso e l'appello di papà Carmine
Tommaso ha un sogno: poter correre e giocare a pallone come fanno i calciatori che vede alla televisione la domenica sera. Malgrado le difficoltà, l’idea di poter tirare in porta ed esultare non gli sembra così difficile da realizzare. Ed è vero: è per questo che Carmine, il suo papà, a settembre lo ha iscritto alla «Scuola Calcio Special» della Asd Calcio Corbetta.
"Tommaso ha 12 anni e nell’ultimo anno si è appassionato tantissimo al calcio, ed è diventato un grande tifoso della Juventus. L’ho portato allo stadio e mi ha chiesto di potersi allenare – ha spiegato Carmine – Lui giocava a basket in una squadra inclusiva, composta da ragazzi disabili e normodotati. A quel punto ho pensato: se lui preferisce giocare a calcio, cosa gli impedisce di cambiare?"
L’iniziativa «Dai un calcio alla disabilità» della società corbettese è stata ideata proprio per venire incontro ai desideri di questi ragazzi. Lo ha spiegato Andrea Salis, il mister della squadra:
"La società quest’anno ha voluto dare una sterzata verso il settore giovanile. In particolare, abbiamo pensato di poter dare l’opportunità a tutti di allenarsi – ha detto – Un progetto di inclusione che coinvolge anche i ragazzi con disabilità".
Con semplicità e dolcezza, ma anche entusiasmo e incisione gli allenatori doneranno ai ragazzi momenti di svago e divertimento: «Ho esperienze di carattere personale con le disabilità. L’obiettivo è far giocare questi ragazzi proprio come i loro coetanei». Salis è anche ambasciatore Dynamo Camp e quindi molto sensibile alle esigenze dei giovani. La società, infatti, lavora anche in collaborazione con la Onlus «La Quercia»: ai ragazzi dell’associazione vengono date mansioni semplici ma fondamentali per le squadre, come curare la pulizia degli spogliatoi, piegare le maglie, sistemare le attrezzature.
"Purtroppo, l’iniziativa della squadra di calcio ancora non è partita come vorremmo – ha continuato il mister – I ragazzi sono massimo 5. Così non è possibile fare allenamenti». Assieme a Tommaso, spesso, agli allenamenti c’è solo un altro «CorbettAmico», Filippo. È per questo che Carmine chiede a gran voce se c’è qualche altro ragazzo che ha voglia di giocare a calcio: «Soprattutto, io mi rivolgo ai genitori, alle famiglie – ha detto – Questo è un modo per far capire ai nostri figli che loro possono fare ciò che fanno tutti gli altri".
Gli allenamenti sono tutti i mercoledì alle 17 al campo comunale di via Verdi: per i ragazzi si faranno giochi per imparare la tattica, per fare esercizio fisico e anche tante partitelle divertenti: «Io li vedo felici quando giocano – conclude il mister – È un progetto nel quale crediamo tanto». E infatti, «noi insistiamo, resistiamo per loro – ha continuato il papà di Tommaso – Per questi ragazzi la relazione è fondamentale. Stare insieme e condividere momenti è importante per la loro crescita. È un motore per le loro vite».