Caro bollette, l'Hotel Poli: "Aumenti del 300%, non possiamo fare finta di niente"
La testimonianza di Luigino Poli, general manager del Poli Hotel a San Vittore Olona e del ristorante La Fornace, nonché vicepresidente di Federalberghi Milano.
Caro bollette, colpite duramente anche le strutture ricettive, turistico alberghiere e della ristorazione.
Caro bollette: "Da 5mila a quasi 13mila euro"
Un'emergenza che rischia di mettere nuovamente in ginocchio un settore già fortemente colpito dall'emergenza sanitaria. "È devastante, non riusciamo a capacitarci del fatto che in un momento come questo, di grande difficoltà di tutto il comparto turistico, non ci sia un minimo di attenzione da parte delle Istituzioni per alleggerire il carico del rincaro delle bollette sull'energia elettrica e sul gas - afferma Luigino Poli, general manager di Poli Hotel a San Vittore Olona e del ristorante La Fornace del gruppo Poli, nonché vicepresidente di Federalberghi di Milano - Non è vero che i rincari sono stati del 30-40%, ma sono aumentati del 300-400%, bollette da 5mila euro sono diventate bollette da quasi 13mila euro. Noi continuiamo a lavorare mantenendo in carico i nostri collaboratori, senza neanche un minimo di decontribuzione e con le casse integrazione che sono scadute a dicembre. Le cose sono due, o manteniamo le nostre aziende sostenibili e quindi con la possibilità di pagare gli stipendi e i nostri investimenti, altrimenti l'unica soluzione è chiudere».
Un'ulteriore mazzata dopo due anni di Covid
E sui possibili rincari per i clienti, Poli dichiara: «A oggi, per quanto riguarda la nostra struttura, non abbiamo applicato nessun rincaro sui prezzi delle camere, ma è altrettanto vero che non possiamo fare finta di niente, e che prima o poi qualcosa bisognerà fare, o chiudiamo e aspettiamo che i costi ritornino a un regime sostenibile per le nostre aziende, o si spera nella ripartenza del mercato in maniera molto forte, in modo tale da riuscire ad assorbire i costi che noi in questo momento abbiamo. La struttura e lo staff sono abituati ad abbracciare i nostri clienti, a servirli con servizi di qualità a un equo prezzo. Io cerco di rimanere ottimista, in quanto questo Paese si merita un’importante attività turistica. Visto che rappresentiamo circa il 14% del Pil nazionale, ci meritiamo un'attenzione che a oggi non ci è data. Io rimango ottimista ma bisogna cambiare strategia, i turisti che vogliono visitare le città del nostro Paese devono avere la possibilità di soggiornare in strutture belle, curate e ben tenute. Quindi le strutture ricettive devono avere le possibilità economiche per sostenere i costi. Le strutture alberghiere e della ristorazione sono già state sfavorite con la situazione Covid per due anni, ma come si deve tutelare la salute pubblica, anche le imprese del nostro Paese meritano di essere tutelate».