Discarica nella Cava Campana? Scoppia la polemica, il sindaco chiarisce
Polemica dagli ambientalisti e opposizione, il primo cittadino chiarisce la vicenda
Discarica nella Cava Campana di Buscate? La notizia è esplosa in questi giorni, la replica del sindaco.
Discarica nella Cava Campana: le proteste
E' polemica sulla Cava Campana. "E' in arrivo un nuovo impianto di trattamento rifiuti in cava a Buscate, a 31 anni dal presidio contro la discarica - affermano dall'associazione ambientalista 5 agosto 1991 - Nessuna informazione è trapelata da sindaco, Giunta e da Città metropolitana. A fine gennaio siamo venuti casualmente a sapere che Cava Campana ha presentato, l'11 agosto 2020, un nuovo impianto di gestione rifiuti che prevede la lavorazione di 160mila tonnellate annue pari a 95mila metri cubi, con decreto del 22 marzo 2021 Città metropolitana ha esentato la cava dal presentare una Via, Valutazione di impatto ambientale e l'impianto è diventato operativo. Ci chiediamo: se l'impianto ha lo scopo di recuperare inerti, perchè tutto questo segreto? Non siamo pregiudizialmente contrari a un impianto di recupero ma non vogliamo che questa sia la porta per trattare altri tipi di rifiuti. Che fine farà l'area pubblica destinata ad attività ricreative in cava? Chiediamo alle associazioni ambientaliste e ai cittadini di mobilitarsi per far sentire la nostra voce".
Interviene anche la lista di minoranza Insieme per Buscate, che ha diffuso anche un volantino: "Sul futuro della Cava Campana siamo sempre stati attenti, soprattutto dopo che nella società è entrato un nuovo socio da sempre attivo nella gestione di rifiuti - afferma il capogruppo Franca Colombo - Abbiamo provato a tutelare i buscatesi chiedendo, il 4 giugno 2021, che l'Amministrazione vietasse ogni impianto di trattamento rifiuti da realizzarsi in quella zona, dopo un anno scopriamo che un impianto era già stato autorizzato e che la Giunta sapeva ma ha taciuto in commissione, in Consiglio comunale e alla popolazione durante la campagna elettorale. Siamo infuriati e delusi per come si sono comportati, presentandosi agli elettori 'dimenticandosi' che il parco, realizzabile grazie alla Giunta Fraschina, sarebbe stato inquinato da traffico e polveri causati dall'impianto di trattamento di rifiuti speciali approvato. Un oltraggio e un insulto verso i buscatesi".
Parla il sindaco
"Siamo esterefatti dal comportamento della minoranza e vogliamo far chiarezza sulla questione - afferma il sindaco Fabio Merlotti insieme al vice Davide Colombo e all’assessore ai Servizi sociali Elena Bienati a nome di tutta la maggioranza - Insinuano il sospetto che abbiamo lavorato sotto banco con la cava per fare qualcosa in segreto in quell’area, qualcosa che riporta i rifiuti e ci riporta a 30 anni indietro. E’ falso. Nessuno in municipio può prendere un impegno per il Comune in maniera nascosta. Le minoranze hanno accesso al protocollo e possono liberamente consultare gli atti. Non bastasse questo, in questa vicenda gli enti preposti hanno anche portali dedicati proprio per la trasparenza (vedasi Città metropolitana, portale Silvia e Regione). Quindi, nessuna segretezza".
E Merlotti precisa: "La discarica non c’entra nulla. Gli scambi di mail sono relativi a un processo preliminare in cui Cava Campana chiede a Città metropolitana, mettendo in copia anche il Comune, se nel caso volesse fare un impianto di trattamento di materiali da costruzione da demolizione, ossia inerti (si tratterebbe di macinarli e creare così materiale molto più fine, materia prima secondaria da utilizzare per interventi sulle strade, fare i fondi e altro - per riempimenti e altro - evitando di andare a toccare materie vergini provenienti da escavazione, cosa tra l’altro che fa parte delle linee guida europee sull’economia circolare ed è apprezzata anche dagli ambientalisti) sarebbe soggetto alla Via, Valutazione di impatto ambientale. Non c’è un progetto, è solo una domanda preliminare che la cava pone a Città metropolitana: chiede quindi se c’è l’assoggettabilità alla Via; Città metropolitana ha fatto le sue verifiche, coinvolgendo anche il Parco del Ticino, e ha risposto, con decreto del marzo 2021, che non sarebbe soggetta a Via. Stop. Tutto qui. Anche da parte di Città metropolitana c’è solo quella risposta e non un’autorizzazione. Il Comune non ha autorizzato niente, non abbiamo espresso nè avvallato nulla. Se la cava deciderà poi di partire con un progetto è ovvio che si dovrà confrontare col Comune".