Compravano e rivendevano auto attraverso documenti falsi, arrestati
La truffa è stata smascherata grazie alle indagini della Polizia Locale di Robecco che ha portato all'arresto di due uomini residenti nel Pavese
Grazie ad un lavoro d’indagine della Polizia Locale di Robecco è stata smascherata un’organizzazione di truffatori che si appropriavano dell’identità di ignari cittadini per acquistare auto e truffare società finanziarie. Tutto è partito dalla denuncia di una finanziaria arrivata sulla scrivania del comandante Gianluca Salice, che ha fatto partire l’inchiesta.
Compravano e rivendevano auto attraverso documenti falsi, arrestati
Due uomini di origine campana, ma domiciliati nella provincia di Pavia, si recavano nelle concessionarie del territorio per visionare auto da acquistare. Sceglievano un veicolo e pagavano una cifra modesta per la caparra, circa 2mila euro, con una carta di credito American Express, collegata al conto corrente di un ignaro intestatario, poi accendevano il finanziamento e rivendevano quindi l’auto, intascandone il valore. Da una ricostruzione fatta dalla Locale due uomini P.S e A.M. che fanno parte di un’organizzazione criminale di soggetti tutti italiani, con base nel sud Italia, ma operante soprattutto al nord, avevano già messo a punto analoghe truffe a novembre e dicembre 2021, conclusesi con l’acquisto di veicoli per un valore di 60mila euro.
Il 5 febbraio, gli agenti della Locale, venuti anche in possesso della foto di uno dei due malviventi, già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e dopo appostamenti in borghese, hanno fermato i due mentre tentavano di acquistare un’auto da 15mila euro in un autosalone di Robecco. Dopo il fermo, i malviventi sono stati trovati in possesso di vari documenti, che, periziati, si sono poi rivelati falsi: carte d’identità, carte di credito e anche la ricevuta del bollo auto regolarmente pagato. L’organizzazione riusciva a sottrarre i dati di ignari cittadini, che poi collegava a carte di credito false, per pagare la caparra, mentre i finanziamenti venivano accesi in capo a ignari titolari di conti correnti; una volta in possesso dei veicoli li rivendevano in breve tempo per intascarne il guadagno.
Le identità sottratte appartengono tutte a persone considerate solvibili, per non insospettire le finanziarie nei controlli. I truffatori fornivano al concessionario i documenti falsi e pure buste paghe contraffatte, in modo da poter avere il finanziamento e solo al sollecito del pagamento della prima rata all’ignaro intestatario del conto bancario, la finanziaria si accorgeva del raggiro. I due uomini sono stati arrestati e deferiti per truffa, falso e sostituzione di persona. Tutta la documentazione in loro possesso è stata sequestrata dalla Polizia Locale di Robecco e messa a disposizione della Procura di Pavia, che coordina le indagini sull’intera organizzazione.