Luci spente in Comune contro il caro bollette
Oggi 10 febbraio 2022 verranno spente per mezz'ora le luci di palazzi e municipi per protesta.
Luci spente questa sera, 10 febbraio 2022, sul palazzo comunale e sui palazzi simbolo di Rho per protestare contro il caro bollette.
La decisione dell'Amministrazione
Il comune di Rho aderisce all’iniziativa lanciata dall’ANCI e dal presidente Decaro che si manifesta nello spegnere, in segno di protesta simbolica, palazzi e simboli cittadini per far sentire la voce dei sindaci contro il caro bollette. Una protesta che si concretizzerà oggi quando verranno spente le luci del Palazzo Comunale e della Fontana in piazza Visconti. L’innalzamento del costo dell’energia pone le amministrazioni comunali di fronte a un aumento importante della spesa corrente che incide in modo drammatico sui bilanci comunali, e riguarda anche la nostra città. Il bilancio comunale sarà colpito dai maggiori costi che, da stime interne, dovrebbero aggirarsi intorno ai 600mila euro.
Un'iniziativa che coinvolge tutta l'Italia
Alcuni sindaci dell’Emilia Romagna hanno scritto e inviato una lettera ai parlamentari locali chiedendo loro di intervenire sulla mancata istituzione di un Fondo per la compensazione dei maggiori oneri sostenuti dagli Enti locali per l’incremento dei costi dell’energia elettrica e del gas che rischia di portare all’interruzione dei servizi pubblici. Alla protesta si stanno aggiungendo man mano altri sindaci: tutti hanno raccolto segnalazioni di famiglie, imprese e realtà sportive e sociali che hanno ricevuto bollette con aumenti spropositati, che mettono in grave difficoltà i bilanci familiari e minano la possibilità delle suddette realtà di proseguire la propria attività.
Le parole del sindaco Orlandi
“Con questo gesto di protesta si vuole porre l’attenzione su un problema che rischia di sfociare non solo in una criticità economica ma anche sociale - ha affermato il sindaco Andrea Orlandi - E si chiede al Governo di intervenire anche a sostegno dei Comuni, affinché possa continuare a garantire i servizi essenziali senza ripercussioni sui bilanci, oltre che dare sostegno alle famiglie e alle imprese, già duramente colpiti, negli ultimi due anni, dall’emergenza Covid”