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Da ospedale a scuola? L'idea del trasloco del liceo Fontana Russel

«Potrebbe sorgere un nuovo polo dei licei e si amplierebbe così l’offerta formativa»

Da ospedale a scuola? L'idea del trasloco del liceo Fontana Russel
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Il dirigente di Fontana e Russel Giuseppina Pelella propone il trasloco nell’ex nosocomio di Garbagnate.

Da ospedale a scuola? L'idea del trasloco del liceo Fontana Russel

Il liceo Fontana nell’ex ospedale di Garbagnate? Potrebbe essere realtà, ma non sarà solo perché al suo fianco potrebbe esserci anche il liceo Russell di Garbagnate.

I due istituti infatti, sotto la direzione di Giuseppina Pelella, hanno inviato ai due sindaci, Michela Palestra e Davide Barletta, nonché ai responsabili dell’edilizia scolastica dell’ente sovra territoriale e alla direzione lombarda dell’istruzione, un dossier dove si avanza l’idea di recuperare l’ala sinistra dell’ospedale Santa Corona per adibirla a «Nuovo Polo dei Licei Russell e Fontana».

Da quando l’ospedale Salvini ha aperto la nuova struttura al Parco delle Groane infatti, lo storico nosocomio nato negli anni ’20 come sanatorio, è stato abbandonato. Il vecchio ospedale è stato acquisito in proprietà del Comune di Milano il 20 luglio 2009 e ha cessato la sua funzione nell’ottobre 2015, ma ora, sebbene sia ancora affidato in comodato gratuito al nuovo ospedale per garantire la viabilità e l’accesso allo stesso, risulta dismesso e oggetto di atti di vandalismo

L’area è, a oggi, un problema per tutti gli Enti interessati e tutti «tentano di ignorarlo»: nel 2018 (e recentemente) la Chiesa dedicata a San Carlo Borromeo, mai sconsacrata, è stata profanata; nel 2019 il Comune di Milano ha lanciato un avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni d’interesse per la valorizzazione del complesso, andato deserto; il Comune di Garbagnate dovrebbe affrontare il problema di salute e pubblica sicurezza che c’è, visto il degrado in cui versa la struttura di fatto abbandonata; l’Ente Parco delle Groane non ha fondi per intervenire, così come il nuovo ospedale Salvini che, a quanto pare, non riesce ad assicurare un’adeguata sorveglianza.

«Noi pensiamo che l’ala sinistra potrebbe essere riadattata per la scuola, per il nuovo polo dei licei in un’ottica Steam – ha rimarcato la dirigente Pelella - Con i nuovi spazi attrezzati ad hoc, gli Enti preposti amplierebbero l’offerta formativa del territorio, ottenendo un duplice risultato: didattico, rafforzando l’offerta formativa di qualità del territorio in risposta ai bisogni formativi degli utenti e al contesto socio- economico-culturale di riferimento e logistico, provando a invertire la tendenza dei flussi scolastici su Milano, potenziando l’idea di poli specialistici liceali, fino all’Università».

L’obiettivo è quindi ricostruire, dopo la crisi che stiamo attraversando, luoghi culturali, di socialità, aperti e solidali, innovativi e improntati al recupero ambientale-storico-economico.

Non solo: con il recupero del Santa Corona si potrebbe porre fine all’innumerevole spreco di soldi pubblici che servono a tamponare i disagi indotti da strutture inadeguate. «Il liceo Russell-Fontana, infatti, pur essendo un liceo dell’hinterland milanese, dunque periferico, è molto apprezzato dall’utenza di un esteso territorio, e quest’anno è risultato primo nella classifica di Eduscopio - Fondazione Agnelli – ha concluso Pelella - Ogni anno, però, l’Istituto è costretto a rifiutare decine di nuovi iscritti, interessati sia al liceo artistico che al liceo scientifico e delle scienze umane, in obbligo scolastico e formativo. In vent’anni, inoltre, Città metropolitana, per rispondere alla fame di spazi adeguati, ha stipulato convenzioni a titolo oneroso con privati o con enti locali, per l’uso di prefabbricati o di edifici pubblici e palestre. Gli adattamenti e gli interventi che si sono succeduti per la sola manutenzione ordinaria, hanno reso, di fatto, le strutture sempre meno efficienti, dispendiose e inadatte, sfruttate fino al massimo della capienza».

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