Truffa al designer Citterio: tre anni e sei mesi alla collaboratrice
Condanna con rito abbreviato per tre anni e sei mesi alla collaboratrice del designer.
Si è conclusa con la condanna con rito abbreviato a tre anni e sei mesi per la collaboratrice di Rho e a due anni per il bancario il processo per la truffa al famoso designer di Meda, Antonio Citterio.
Il processo con rito abbreviato
Si è concluso il processo con rito abbreviato che ha visto coinvolti il famoso designer di Meda Antonio Citterio, la sua stretta collaboratrice Licia Azzurrina Scagliotti e il bancario Simone Facchinetti. A mettere in atto il piano sarebbe stata la sua fedele collaboratrice la rhodense Scagliotti, che è stata condannata per rito abbreviato a tre anni e sei mesi di carcere, con la complicità di un ex funzionario di banca Bpm, Facchinetti, bancario 39enne residente a Inzago condannato a due anni di reclusione. Gli uomini della Guardia di Finanza avevano sequestrato 4,5 milioni di euro.
La truffa durata cinque anni
Secondo le accuse, dall’anno 2013 fino all’anno 2018, approfittando della delega a operare sui conti correnti dello studio del professionista settantenne, la donna avrebbe incassato indebitamente l’ingente somma. La segretaria, aveva la delega a operare sui conti correnti del professionista e in questo modo avrebbe prelevato nel tempo somme per complessivi 4,5 milioni. L’ex funzionario di banca si occupava, invece, di nascondere i ripetuti furti riuscendo a tenere completamente nascosto il meccanismo truffaldino all’Istituto di credito.